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Libros antiguos y modernos

Archi, G. G. (Ed.)

Istituzioni giuridiche e realt�olitiche nel tardo impero (III-V sec. d. C.). Atti di un incontro tra storici e giuristi. Firenze, 2-4 Maggio 1974.

Milano : Dott. A. Giuffr�ditore, 1976.,

98,00 €

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Detalles

Autor
Archi, G. G. (Ed.)
Editores
Milano : Dott. A. Giuffr�ditore, 1976.
Formato
IV, 338 p. Tela originale con copertina in plastica.
Sobrecubierta
No
Idiomas
Italiano
Copia autógrafa
No
Primera edición
No

Descripción

Dalla biblioteca del Prof. Wolfgang Haase, editore di lunga data dell'ANRW e dell'International Journal of the Classical Tradition (IJCT). - Minimamente sfregato, minima sporcizia al taglio del piede, annotazione a matita ai risguardi, altrimenti molto buono e pulito. - INDICE-SOMMARIO: Prefazione -- Mario Mazza, Il principe e il potere - Rivoluzione e legittimismo costituzionale nel III sec. d.O -- Lellia Cracco Ruggini, � Collegium � e � Corpus �; La politica economica nella legislazione e nella prassi -- Mario Talamanca, Gli ordinamenti provinciali nella prospettiva dei giuristi tardoclassici -- Salvatore Calderone, Problemi di esegesi costantiniana: Una mancata riforma costituzionale? -- Jean Gaudemet, Aspects politiques de la codification theodosienne -- Gian Gualberto Archi, Nuove prospettive nello studio del Codice Teo- dosiano -- Indice delle fonti. - PREFAZIONE: Gli studi, che, qui raccolti, vengono pubblicati, sono le relazioni lette a un � Incontro tra storici e giuristi � svoltosi a Firenze dal 2 al 4 maggio 1974 per iniziativa del Circolo Toscano di Diritto Romano e Storia del Diritto, e che ebbe come argomento � Istituzioni giuridiche e realt�olitiche nel tardo impero (III-V sec. d.C.) �. Desidero in breve chiarire il perch�ell�incontro e il perch�el tema prescelto. Il motivo, che ha indotto gli organizzatori fiorentini, giuristi, a riunire, contro la consuetudine, in un comune colloquio altri studiosi del mondo antico appartenenti al gruppo, che nel linguaggio universitario viene genericamente indicato degli storici, �a ricercarsi nei caratteri attuali della storiografia del diritto romano. Come non mai nel passato, questa �ggi critica nei propri confronti, onde discussioni, polemiche, e anche pubbliche conversazioni sul metodo ad iniziativa di una rivista (Labeo, 19 [1973], 42-85; 185-195; 339-352). Chi scrive, se si felicita nel salutare questo severo riesame di orientamenti e di metodi in quanto testimonianza di fervore creativo, teme oggi, come ha sempre temuto nel passato, quando era in voga il tracciare ampi programmi di ricerca, che tanto slancio non sia per esaurirsi in categorie e in schemi assiomatici, e cio�stratti. Chi scrive non ha mai dimenticato un ammonimento dato da Goethe a Eckermann, e che ebbe la ventura di leggere agli inizi della sua esperienza di studioso: �.Lei lasci dunque da parte ogni grande argomento. �empo che goda la giocondit�ella vita; e il miglior mezzo a ci�il lavorare amorosamente intorno a tenui soggetti� (Eckermann, Colloqui col Goethe, ed. it., Bari 1912, 1, 55). A � tenue �, che ben s�addice all�ambito della creazione artistica, sostituiamo � puntuale �, e intendiamo che la via utile potrebbe essere quella di sperimentare in concreto, di fronte a un ben preciso e delimitato problema, come rinnovare e perfezionare i nostri strumenti metodologici per aprirsi a una pi� vasta gamma di sollecitazioni storiche.
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