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Libros antiguos y modernos

Isocrate, Wolff, Hieronymus (Interprete)

Isocratis Orationes omnes, quae quidem ad nostram aetatem pervenerunt, una et viginti numero, una cum novem eiusdem Epistolis, è Graeco in Latinum conversae.; unito con: Castigationes in Isocratem, per Hieronymus Wolfium.

Oporinus, 1548

500,00 €

Bosio Giovanni Studio Bibliografico

(Magliano Alpi, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1548
Lugar de impresión
Basileae
Autor
Isocrate, Wolff, Hieronymus (Interprete)
Editores
Oporinus
Materia
cinquecentine umanesimo, proibiti greci
Sobrecubierta
No
Idiomas
Latin
Copia autógrafa
No
Impresión bajo demanda
No
Condiciones
Usado
Primera edición
No

Descripción

Due opere in folio (cm 19,9 x 31,1), legatura piena pergamena rigida secentesca, mancanza alla cuffia superiore, titolo calligrafato al dorso, pp (12), 251, (13) per la prima opera; 226 colonne, pp 227-281, (20) per la seconda; al verso della penultima carta, colophon; al verso dell'ultima, impresa dell'Oporinus: Nettuno suona arpa cavalcando delfino, su cartiglio: 'Arion'. Testo in latino (l'edizione dell'opera omnia in greco è Francoforte, Brubach, 1540); note in greco nella seconda opera. Esemplare in condizioni più che buone, timbretto e annotazioni coeve al frontespizio, rade annitazioni coeve n. t.; numerose censure di epoca coeva, che si susseguono pagina dopo pagina ovunque appaiano due nomi: con cancellature a penna che spesso hanno perforato il foglio, per reazione chimica dell'inchiostro antico con la carta; cassato il nome dell'Oporinus (m. 1568), chiaroveggente stampatore umanista, filologo, docente universitario di greco, libraio, amico e poi traditore del Melantone, primo impressore dell'opera di anatomia che rivoluzionò le conoscenze mediche: Vesalio, 'De humani corporis fabrica'; cassato il nome di Jeronymus Wolfius Oetigensis (m. 1580), umanista, classicista, bibliotecario, autore di opera sull'eresia ariana; Isocrate offriva insegnamenti filosofici a chi ne aveva predisposizione; insegnava a diffidare dei sofisti che offrono una felicità illusoria, di coloro che si servono della retorica per amor di denaro, dei maestri di vuota eloquenza politica; propugnava libertà di parola e uguaglianza di fronte alla legge; umanista lui pure, ante litteram, sosteneva l'idea di cultura come incivilimento e affratellamento tra i popoli sulla base di un principio spirituale e intellettuale. Questa guida per il futuro, enunciatore di principi atemporali e non legati agli eventi contemporanei, in che misura allarmò qualche occhiuto censore, spingendolo a oscurare i nomi di coloro che coraggiosamente commentarono e impressero questo più che mai attuale lacerto della remota classicità? Un esemplare censito in SBN, tre in COPAC.