Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Libros antiguos y modernos

D'Abreu, Sebastiano

Institutio parochi, seu Speculum parochorum, in quo tum parochi, tum omnes animarum curam gerentes, muneris sui obligationes, ac methodum ad eas rite adimplendas, facile intueri possunt. Authore r.p. Sebastiano D'Abreu . Cum triplici indice

Apud Paulum Balleonium, 1699

260,00 €

Bosio Giovanni Studio Bibliografico

(Magliano Alpi, Italia)

Habla con el librero

Formas de Pago

Detalles

Año de publicación
1699
Lugar de impresión
Venetiis
Autor
D'Abreu, Sebastiano
Editores
Apud Paulum Balleonium
Materia
gesuiti, religione, curiosità
Sobrecubierta
No
Idiomas
Latin
Copia autógrafa
No
Impresión bajo demanda
No
Condiciones
Usado
Primera edición
No

Descripción

In 4° (cm 17 x 23), legatura piena pergamena antica riadattata, pp (20), 1001 (i.e. 995), (1), impresa del Baglioni al frontespizio con elaborato monogramma, grandi, nitidi finalini e testatine, ad ogni capitolo, titoli al frontespizio in rosso e nero. Testo in latino su due colonne. Esemplare in buone condizioni, rade macchiette, bruniture marginali non intense. Edizione secentina (la prima portoghese, Évora: ex Typographia Academiae, 1665) dell'opera destinata ai parroci del gesuita d'Abreu (m. 1659), portoghese, docente di filosofia e teologia, censore per il Santo Uffizio a Roma e teologo: opera di grande successo e diffusione. Il compendio di quanto un prelato, per svolgere in modo ottimale il suo ufficio, dovrebbe conoscere, non riguarda solo la sfera morale e propriamente teologica, con voci quali 'Diabolus', 'Infernus', 'Divinatio', 'Exorcismus', 'Haeresis' ma altresì l'ambito giuridico e finanziario: 'Furtum'; 'Restitutio', 'Simonia', 'Testamentum', 'Tutor', 'Vassalli', 'Usura', 'Usufructus', 'Usucapio'. Troviamo una particolareggiata spiegazione della bolla 'In Coena Domini' (bolla fondamentale promulgata da Gregorio XIII nel 1583 e successivamente confermata da altri papi: comminava la scomunica per i delitti di eresia (protestanti), di appello dalla sentenza del papa al futuro concilio o all'autorità civile, di pirateria, di rapina a danno di naufraghi, di falsificazione di lettere apostoliche, di commercio di armi verso gli infedeli, di assassinio e rapina a danno di pellegrini diretti a Roma), con spiegazione delle varie clausole. Sette esemplari censiti in SBN. De Backer-Sommervogel I, 24.