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Libros antiguos y modernos

Lotti Dilvo (San Miniato, 1914 - 2009).

Insieme di lettere autografe o dattiloscritte con firma autografa, in buste viaggiate, inviate al critico letterario Mansueto Lombardi Lotti.

1953-1973

100,00 €

Daris Libreria

(Lucca, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1953-1973
Lugar de impresión
San Miniato.
Autor
Lotti Dilvo (San Miniato, 1914 - 2009).
Materia
Arte del '900 - Autografi

Descripción

Lotto di 11 lettere ed una cartolina postale del pittore di S. Miniato, quasi tutte manoscritte, tutte con firma autografa. Sono lettere in cui si parla di iniziative artistiche e culturali da organizzare, ma anche della vita privata, dato il rapporto di amicizia che legava i due corrispondenti. Dilvo Lotti è nato a San Miniato al Tedesco, in Toscana, il 27 giugno 1914. Frequenta l'Istituto d'Arte di Porta Romana a Firenze dove si licenzia nel 1935 discutendo la tesi su Honoré Daumier. Gli anni Trenta del Novecento sono per Lotti anni di intenso lavoro, nel corso dei quali va mettendo a punto la propria poetica artistica. Sono anni passati prevalentemente a Firenze dove artisti e letterati sono soliti incontrarsi in locali come le “Giubbe Rosse”, o “l’Antico Fattore”. Dilvo Lotti è tra i giovani artisti più apprezzati; ricchi i suoi epistolari con personaggi della cultura fiorentina come Ardengo Soffici, Giovanni Papini, Baccio Maria Bacci, Nicola Lisi, Pietro Parigi, Francesco Chiappelli, Giorgio La Pira. Lotti inizia la sua attività espositiva nel 1932 a Siena e la critica lo accoglie con grande entusiasmo: nel 1935 il critico Mario Tinti scrive: “ l’unica voce originale, capace di inserirsi nel quadro dell’espressionismo europeo”. Nel 1940, dopo un breve soggiorno a Milano, vince il Premio Panerai con l’opera “Natura morta e bambino”. Partecipa su invito alle più importanti rassegne d’Arte, quali la Triennale di Milano, la Quadriennale di Roma e nel 1942 alla Biennale di Venezia gli viene dedicata una sala con sedici opere. Con il precipitare della situazione internazionale e l’entrata in guerra dell’Italia, Lotti viene richiamato alle armi quale Ufficiale dell’Esercito Italiano; l’armistizio lo sorprende a Gabecce (Trieste). Nel 1943 esce la prima monografia con la prefazione di Ardengo Soffici. Nel 1947 nella sua città natale dà vita, insieme ad altri amici, all’Istituto del Dramma Popolare, rassegna che vedrà negli anni la partecipazione dei più importanti autori, registi e attori con al suo attivo alcune tra le più significative rappresentazioni della storia del teatro italiano. L’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze gli dedica esposizioni antologiche nel 1955, nel 1973 e nel 1991. Nel 1983 viene nominato Accademico Corrispondente della Pontificia Insigne Accademia dei Virtuosi al Pantheon. Nel 1995, dal 10 maggio al 9 giugno a Hildesheim (Germania) gli viene dedicata una mostra antologica nelle due sedi del Palazzo Comunale e della Chiesa di Sant’Jacopo.
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