In difesa di Italo Tavolato avanti la R. Corte d’Appello di Firenze

LIBROEdizione originale.Ottimo esemplare (normali lievi segni del tempo perimetrali).Incredibilmente raro, con una sola copia nel catalogo ICCU, quella dell’Archivio Crispolti di Roma. Ulisse Contri era l’avvocato di Attilio Vallecchi e difese Italo Tavolato nel processo intentatogli per l’articolo sull’«Elogio della prostituzione» apparso su «Lacerba» del 1° maggio 1913. La tattica difensiva consistette inizialmente nel rinviare l’udienza, sperando che scemasse il clamore attorno alla rivista e ai suoi scandali. Il rumore tuttavia non accennava a diminuire e, anzi, cresceva di pari passo con l’intensificarsi della collaborazione tra futuristi e lacerbiani. Verso la fine dell’anno Marinetti finanziò la presenza dell’avvocato e deputato Giovanni Rosadi nel collegio difensivo, e pretese di essere convocato sul banco dei testimoni assieme a Papini, trasformando il processo in una tribuna per ottenere il massimo di visibilità. -- L’udienza si tenne finalmente il 9 e 10 gennaio 1914, con proscioglimento degli imputati in primo grado; sentenza confermata nell’appello richiesto dal PM in marzo. Proprio in vista dell’appello l’avvocato Contri preparò questo misconosciuto libello che stampa l’arringa pronunciata in prima istanza, nei giorni 9 e 10 gennaio, introdotta da un breve scritto che ne spiega le ragioni, datato in calce 3 febbraio 1914.Salaris, Bibliografia del futurismo, p. 109a; Ead, Storia del futurismo (1992), p. 67.