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Libros antiguos y modernos

Georges Courteline, Giuseppe Grasso, Giuseppe Grasso

IL TRENO DELLE 8 E 47. A CURA DI GIUSEPPE GRASSO

LUCARINI, 1988

12,59 € 13,99 €

Studio Maglione Maria Luisa

(Napoli, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1988
ISBN
9788870332827
Lugar de impresión
ROMA
Autor
Georges Courteline
Páginas
169
Volúmenes
1
Serial
Volume 14 di Classici del ridere
Editores
LUCARINI
Formato
21 cm
Curador
Giuseppe Grasso
Edición
Prima
Materia
Letteratura, Classici, Vita militare, Satira, Ottocento, Racconti, Narrativa, Biografie, Umorismo, Letteratura francese
Descripción
FONDO DI MAGAZZINO PARI AL NUOVO. IN UNA DELLE 2 COPIE DISPONIBILI ALCUNE PAGINE, PER UN DIFETTO DI STAMPA EDITORIALE, SONO PIÙ LUNGHE E DI CONSEGUENZA SI SONO PIEGATE.
Traductor
Giuseppe Grasso
Descripción
DISPONIBILITÀ GARANTITA AL 99%; SPEDIZIONE ENTRO 12 ORE DALL'ORDINE. FONDO DI MAGAZZINO PARI AL NUOVO. IN UNA DELLE 2 COPIE DISPONIBILI ALCUNE PAGINE, PER UN DIFETTO DI STAMPA EDITORIALE, SONO PIÙ LUNGHE E DI CONSEGUENZA SI SONO PIEGATE.
Descripción
I «Classici del ridere» è stata una delle collane più prestigiose degli anni trenta. Il suo creatore, il modenese Angelo Formiggini, vi diede il meglio di sé, combinando il gusto dell'ameno e del curioso con un raro rigore intellettuale. Fedeli allo spirito di quella collana, ne riproponiamo oggi una nuova, a cinquant'anni di distanza, dopo aver fatto un forte lavoro di aggiornamento, inserito titoli nuovi, averla dotata di nuove prefazioni. Ci è sembrato infine che fosse necessario, oggi più di allora, in un mondo così tormentato, avere una concezione più ampia del riso e che la collana dovesse includere insieme a testi dalla risata franca e immediata, altri dove il sorriso è amaro, dove la satira, sempre incisiva, può essere anche acre e crudele.
Sobrecubierta
No
Conservación
Excelente
Idiomas
Italiano
Encuadernación
Tapa blanda
Copia autógrafa
No
Impresión bajo demanda
No
Condiciones
Nuevo
Primera edición

Descripción

Questo racconto lungo del 1888 descrive la vita militare con tratti pungenti, satirici e umoristici. Le Guillaumette, accompagnato dal commilitone Croquebol, viene mandato in missione dal capitano Hurluret che lo vuole sottrarre a una punizione del maresciallo Flick. I due prendono il treno delle 8.47. Durante il viaggio si rendono conto di dover cambiare linea; si vedono allora costretti a pernottare nella cittadina di Bar-le-Duc. Soli, in una notte tempestosa, vanno in cerca di compagnia; ma, giunti tra mille difficoltà alla meta, devono subito tornare indietro per non perdere il treno. In stazione si accorgono di non avere più né biglietti né denaro. Così due gendarmi li consegnano nelle braccia del compiaciuto maresciallo Flick. Tutti gli aspetti caratteristici della vita di caserma vengono messi comicamente in luce nella presente opera che, ignorata dalla critica, valse all'autore il riconoscimento di letterati quali Stéphane Mallarmé e Paul Verlaine.

IL TRENO DELLE 8.47' è una satira spassosa della rigida vita militaresca delle caserme francesi dell'ultimo Ottocento. L'opera racconta le tragi-comiche avventure, in cui si trovano coinvolti il brigadiere La Guillaumette od un commilitone, quando, incaricati di una missione speciale, capitano per errore in una cittadina sconosciuta sono costretti a passarvi la notte. Per nulla impressionati, i due buontemponi decidono di trascorrere in compagnia di allegre donnine quelle ore di insperata libertà e senza indugio si mettono alla loro ricerca.

L'ora è tarda, le strade sconosciute e Giove pluvio implacabile: allorché, dopo un'affannosa, pervicace e debilitante marcia, i due giungono alla meta agognata, morti di stanchezza come sono, non solo rimangono totalmente insensibili alle provocanti bellezze locali, ma per di più è già mattino ed in caserma li attende il ghigno sardonico del terribile Maresciallo Flick, che già dentro di sé pre gusta l'inesorabile punizione. Questa, a grandi linee, la trama dell'esilarante roman Courteline, caratterizzato da un disegno dei personaggi vivo ed incisivo e da un'accurata analisi psicologica delle mentalità militaresca, tanto valida e realistica da adattarsi perfettamente anche ai giorni nostri.

Prefazione. Man mano che le stagioni corrono veloci, riesce sempre più curiosa e affascinante quella isola del gusto moderno che va sotto il nome, improprio, di bella époque. In modo grossolano si può tenderne l'arco fino a racchiudere le tre decadi che corrono dal 1885 al fatale luglio 1914. Perchè il 1885? Per una quantità di ragioni: perchè la Francia è ormai risanata dalle ferite causatele dalla guerra del '70 e dalle convulsioni della Comune; perchè sono gli anni in cui fioriscono gli artisti, Renoir, Monet, Van Gogh, Seurat, Toulouse-Lautrec, che daranno un tono inconfondibile all'epoca. E anche perchè Georges Courteline ha 25 anni e sta per pubblicare Les gaîtés de l'escadron. Di suo vero nome Georges Moineaux, il nostro umorista era nato a Tours nel 1860. Aveva cambiato nome per non dar fastidio al padre, Jules Moineaux, giornalista, romanziere e autore drammatico. Andavano abbastanza d'accordo, e insieme collaborarono alla Gazette des tribunaux, che riferiva i fatti di cronaca e i processi più interessanti. Courteline fece il servizio militare nel 32° Cacciatori a cavallo Erano anni in cui sotto le armi non si scherzava; la ferma era lunga; lo Stato Maggiore si preparava alla revanche contro gli odiati Prussiani che a Sedan avevano umiliato fragorosamente la France éternelle. Si diceva della rivincita: pensarci sempre e non parlarne mai. Courteline non era nè nazionalista, nè guerrafondaio. La vita di caserma gli piaceva poco; in compenso, mentre sognava Parigi ei boulevards, gli ufficiali, i sottufficiali e i soldati gli rivelarono quella vocazione allo scrivere di cui fino allora non s'era troppo preoccupato. Liberato dal servizio militare, entrò come impiegato all'amministrazione dei Culti. E poiché l'impiego gli lasciava molte ore libere, si addestrò in una rivista, Paris-moderne; e scrisse i suoi primi racconti, ispirati alla buffa e sgradevole esperienza militare. Diciamo subito che Georges Courteline non fu mai uno scrittore di fantasia. La sua letteratura e il suo teatro poggiavano solidamente sull'esperienza: la caserma, l'ufficio, la vita amorosa e l'esperienza coniugale. Per brillare, per essere autentica ed originale, l'arte di Courteline ha bisogno di soggetti familiari, quasi logori, di piccola gente, di uomini e donne comuni. È stato, con una punta di esagerazione, paragonato a Molière; ma non c'è dubbio che, appunto come Molière, il nostro scrittore si giova di minute, ora sorridenti e ora agre, osservazioni dal vero. Sfilano, nelle sue pièces e nelle sue narrazioni, i tipi eterni della commedia umana: il borghese soddisfatto, il giovanotto vanesio, il prepotente crudele, la puttanella inoffensiva, l'ipocrita, l'avaro e lo stolto. ...

Le Guillaumette, accompagnato dal commilitone Croquebol, viene mandato in missione dal capitano Hurluret che lo vuole sottrarre a una punizione del maresciallo Flick. I due prendono il treno delle 8.47. Durante il viaggio si rendono conto di dover cambiare linea; si vedono allora costretti a pernottare nella cittadina di Bar-le-Duc. Soli, in una notte tempestosa, vanno in cerca di compagnia; ma, giunti tra mille difficoltà alla meta, devono subito tornare indietro per non perdere il treno. In stazione si accorgono di non avere più né biglietti né denaro. Così due gendarmi li consegnano nelle braccia del compiaciuto maresciallo Flick. Tutti gli aspetti caratteristici della vita di caserma vengono messi comicamente in luce nella presente opera che, ignorata dalla critica, valse all'autore il riconoscimento di letterati quali Stéphane Mallarmé e Paul Verlaine.

Descrizione bibliografica
Titolo: Il treno delle 8 e 47
Titolo originale: Le Train de 8h 47: La Vie de Caserne
Autore: Georges Courteline (Georges Victor Marcel Moineau)
Cura e traduzione di: Giuseppe Grasso
Editore: Roma: Lucarini, Luglio 1988
Lunghezza: 169 pagine; 21 cm
ISBN: 8870332829, 9788870332827
Collana: Volume 14 di Classici del ridere
Soggetti: Letteratura francese, Umorismo, Collezionismo, Prime edizioni, Libri Vintage fuori catalogo, Classici, Vita militare, Satira politica, Ottocento, Racconti satirici, Narrativa, Sarcasmo, Ironia, Romanzi, Teatro, Assurdo, Théàtre, Contes, Roman, Nouvelles, écrits divers, Humour, Critica sociale, Caserma, Soldati, Capolavori, Cult, XIX secolo Popolare Opere satiriche Le gaites de escadron Le 51eme Chasseurs Quelli dalle mezze maniche Parodia Impiegati Burocrazia Commedia Boubouroche Romanzi Critica Goncourt I capi scarichi Successi editoriali Pubblico Lettura Ministero dei Culti Burocrati Le mogli degli amici Colonnello Brigadiere Polizia Soldati Ufficiali Plotone Esecuzione Guerra Esercitazioni Squadroni Carlo Silva La vie de bureau Théàtre Contes Roman Nouvelles écrits divers French literature Humour Collectibles First editions Out of print books Classics Military life Political satire Nineteenth century Satirical stories Fiction Sarcasm Irony Novels Theatre Absurd Social criticism Barracks Soldiers Masterpieces XIX century Popular Satirical Works Parody Employees Bureaucracy Comedy Novels Criticism Publishing Successes Audience Reading Bureaucrats Colonel Brigadier Police Soldiers Officers Platoon Execution War Exercises Squadrons

GEORGES COURTELINE (pseudonimo di Georges Moineaux, Tours 1858, Parigi 1929) trasse ispirazione per i suoi lavori, tutti più o meno a sfondo satirico, dalle vicende della propria vita. Il breve servizio militare, interrotto per motivi di salute, gli diede lo spunto per una delle sue opere più note, L’allegro squadrone (1886); un impiego presso il Ministero dei Culti gli permise di studiare la burocrazia e i burocrati, che trasferì in Quelli dalle mezze maniche (1893), la sua opera migliore, pubblicata in questa collana; inoltre, la conoscenza approfondita di uomini e donne lo portò a realizzare testi quali Le mogli degli amici (1888) e Boubouroche (1892): la commedia tratta da quest’ultimo racconto (andata in scena nel 1893) gli procurò la stima dei critici e il successo del pubblico. La sua produzione ufficiale si concluse nel 1912 con I capi scarichi. Nel 1926 fu nominato all'Accademie Goncourt. Morì nel 1929.

Parole e frasi comuni
Allons Bar-le-Duc Biscotte blague blouse boîte bottes bouche bougre brigadier brusquement capitaine caserne cavaliers chef cochon colonel commandant coucher Croquebol d'écurie derrière DEUXIÈME CHASSEUR diable dit-il dolman écuries Faës Fatalot Flick fourrier Frédéric gamelle garde Guillaumette heures Histoires américaines hommes Hurluret Joussiaume Krakatoa escadron l'homme de chambre l'infirmier l'œil l'officier Lagrappe Laigrepin Lapérine Lefoutro Lérouville Lidoire maréchal des logis Marjalet matin ment minute Moi Mousseret de Dieu nuit peloton pieds pipe Potiron PREMIER CHASSEUR quartier Roman Saint-Mihiel salaud Sale rosse salle de police silence sœur soir soldat sorte sous-officier de semaine Tarass Boulba tonnerre Dieu trompette Vergisson vieux voilà voix
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