Il Tancredi. Tragedia del signor conte di Camerano. Dal sig. Gherardo Borgogni di nuovo posta in luce. All'ill.mo sig. conte Gio. Battista Borromeo.

In-4°; 4 cc., 51 cc. (ultima bianca assente); alcune iniziali decorate e incise. Legatura settecentesca in tutta pergamena rigida, titolo in oro al dorso. Lieve gora a poche carte ad inizio ed in fine. Prima edizione "ufficiale", dopo un'edizione fatta stampare a Parigi nel 1587 dal comico italiano Bernardino Lombardi con il titolo di Gismonda e falsamente attribuita a Torquato Tasso. Problematica rimase anche in seguito la corretta assegnazione della paternità dell’opera a Federico Asinari, se ancora l’Allacci la riferisce a Ottavio Asinari forse sulla scorta di un errore nell'epistola dedicatoria. “Questo lavoro, composto probabilmente intorno al 1570, durante il soggiorno fiorentino dell'autore, si pone nella tradizione letteraria della Panfila del Pistoia e della Gismonda del Razzi, seguendo nelle linee essenziali la celebre novella del Decameron (g. IV, n. 1)… Non estraneo ai dettami dell'imitazione classicista, sollecitato forse dalla più recente esperienza teatrale del Giraldi Cinzio, l'A. tentò nel Tancredi di far prevalere la parte drammatica sulla narrativa del modello boccaccesco…” (DBI). Allacci 751. C. Mutini, DBI IV (1962), s.v. Asinari Federico.