Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Libros antiguos y modernos

Segre Mario (Torino 1904 - Auschwitz 1944)

IL SACCO di DELFI e la LEGGENDA dell' "AURUM TOLOSANUM". Estratto da: Historia, anno 3., n. 4, ottobre-dicembre 1929

Tip. del Popolo d'Italia, 1929

50,00 €

Le Colonne Libreria

(Torino, Italia)

Habla con el librero

Formas de Pago

Detalles

Año de publicación
1929
Lugar de impresión
Milano
Autor
Segre Mario (Torino 1904 - Auschwitz 1944)
Editores
Tip. del Popolo d'Italia
Materia
Classici - Epigrafia
Idiomas
Italiano

Descripción

In-8° grande (cm 26,2), pp. 57 con 8 FIGURE in bianco e nero nel testo. Dorso sollato dall'intrno, con usure presso le cuffie, ma buon es. Aurum Tolosanum (Oro di Tolosa) è un'espressione latina che individua il nucleo fondante di una fortunata tradizione letteraria, avvolta da aloni mitici e leggendari, il cui reale fondamento non è ben conosciuto: infatti, alle frequenti menzioni di epoca imperiale, provenienti da fonti sia greche che latine, viene attribuito un valore storico pressoché nullo". immenso tesoro, proveniente dall'ipotetico e sacrilego sacco del santuario di Apollo a Delfi, che sarebbe avvenuto durante la Grande spedizione del 279 a.C., storicamente avvenuta in Grecia ad opera di contingenti celtici di eterogenea provenienza. In seguito a questa incursione, una frazione tribale del popolo dei Volci Tectosagi, facente parte dell'onda di ritorno dell'invasione, lo avrebbe condotto in Gallia meridionale per deporlo in un santuario celtico presso Tolosa. L'aura di maledizione che accompagnava quel bottino sarebbe stata alla base della disfatta patita dai Romani nella battaglia di Arausio del 105 a.C. (wiki, che non cita la nostra fonte). SEGRE, fratello delll'antifascista Umberto, grande epigrafista specializzato sull'Ellenismo, era allora insegnante a Bressanone, poi libero docente, radiato per le leggi razziali, alcuni suoi scritti ritirati, deportato nonostante l'intervento di mons. Montini, e ucciso con moglie e figloletto le sera stessa dell'arrivo a Auschwitz. Come estratto è censito alla sola Biblioteca di Studi giuridici e umanistici di Milano.