Il ruolo della organizzazione anarchica. L'efficientismo organizzativo, il probleme della minoranza, il periodo transitorio, classismo e umanesimo.

492 p. ; 21 x 12 cm. Nel maggio del 1973 vedeva la luce questa opera di Gino Cerrito edita dalla RL di Pistoia, con lo scopo dichiarato di contribuire alla definizione della questione dell’organizzazione anarchica in un momento in cui l’attenzione di buona parte del movimento era concentrata sul modo migliore di rispondere alla svolta reazionaria conseguenza della strategia della tensione e della strage di Piazza Fontana (12 dicembre 1969). L’avvicinarsi di moltissimi giovani, la costituzione di nuovi gruppi, il rinnovamento di organizzazioni storiche come la Federazione anarchica italiana, comportarono il rilancio della tematica organizzativa come elemento fondamentale per una incisiva presenza rivoluzionaria degli anarchici che ritenevano essere il posto di lavoro e di studio, come pure il quartiere, i fondamentali terreni d’azione dell’iniziativa libertaria. Cerrito interviene in questo dibattito forte della sua pluriennale militanza nel movimento anarchico italiano, della sua conoscenza storica delle vicende del movimento, della sua riflessione sulla questione organizzativa (era stato tra gli estensori della proposta di “Patto associativo” che nel 1965 fu alla base della redifinizione della F.A.I. e che incontrò l’opposizione di quanti diedero vita ai Gruppi d’Iniziativa Anarchica - G.I.A.). Il materiale che sottopone alla riflessione è notevole come fu notevole l’impatto che il libro ebbe su molti giovani militanti. Brossura editoriale, coperta in cartoncino flessibile plastificato lucido. Titolo impresso in nero al piatto e al dorso. Codice libreria 9127.