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Libros antiguos y modernos

AFFÒ, Ireneo (1741-1797)

Il Parmigiano servitor di piazza, ovvero Dialoghi di Frombola ne' quali dopo varie notizie interessanti su le pitture di Parma si porge il catalogo delle principali

dalla stamperia Carmignani, 1794

320,00 €

Govi Libreria Antiquaria

(Modena, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1794
Lugar de impresión
Parma
Autor
AFFÒ, Ireneo (1741-1797)
Editores
dalla stamperia Carmignani
Materia
settecento
Conservación
Bueno
Idiomas
Italiano
Encuadernación
Tapa dura
Condiciones
Usado

Descripción

In 8vo (mm. 151x102). Pp. 144, [2: Avviso]. Cartone coevo coperto di carta rossa picchiettata con titolo manoscritto al dorso, tagli marmorizzati (lievi mancanze e scoloriture). Note manoscritte ai risguardi anteriori, timbro al titolo dello scultore genovese Santo Varni (1807-1885). A tratti un po' brunito, ma bella copia genuina.
Questa celebre guida della città di Parma, in cui l'autore si finge un cicerone di professione di nome Frombola, si compone di quattro dialoghi usciti come premessa ad almanacchi del 1793, ‘94, ‘95 e ‘96 e poi più volte ristampati. La presente è la seconda edizione e comprende il primo ed il secondo dialogo, che contiene anche Catalogo delle principali pitture che si ammirano nella R. Accademia e nelle Chiese di Parma.
Ireneo Affò nacque a Busseto il 10 dicembre 1741. Entrato fra i minori osservanti insegnò filosofia e teologia nelle scuole dell'ordine, finché nel 1768 fu nominato professore a Guastalla dall'infante don Ferdinando. A Guastalla visse per dieci anni, facendo fruttuose ricerche nel locale archivio e compiendo studi di letteratura italiana. Scoprì infatti due nuovi codici recanti una lezione dell'Orfeo del Poliziano diversa dalla ‘vulgata' ed apprestò un'edizione dell'Orfeo tragedia di messer Angelo Poliziano (Venezia, 1776). Inoltre nella Dissertazione sopra i Cantici volgari di S. Francesco d'Assisi (Guastalla, 1777) si propose, valendosi di un codice da lui scoperto, di dare una lezione esatta del Cantico delle Creature e di togliere a S. Francesco tutti gli altri cantici a lui erroneamente attribuiti. Compilò quindi per i giovani un Dizionario precettivo critico ed istorico della poesia volgare (Parma, 1777).
Nel 1778, su proposta di P.M. Paciaudi, Affò fu nominato vicebibliotecario a Parma. Nel 1785 successe come bibliotecario allo stesso Paciaudi morto in quell'anno. A questo ufficio si aggiunsero poi quelli di storiografo ducale e di professore onorario di storia nella locale università. Dal settembre del 1781 al maggio del 1782 compì ricerche in archivi e biblioteche a Roma e in altre città d'Italia. Tra il 1785 e il 1787 pubblicò a Guastalla, in quattro volumi, la Storia della città e ducato di Guastalla.
Da questo momento in poi si dedicò esclusivamente alla storia parmense. I cinque volumi delle Memorie degli scrittori e letterati parmigiani videro la luce a Parma tra il 1789 e il 1797. Altra opera di vastissimo disegno, ma interrotta dalla morte dell'autore, è la Storia della città di Parma (Parma, 1792-95, 4 volumi), che non va oltre il 1346 e fu anch'essa, come le Memorie, continuata da Angelo Pezzana, il quale diede inizio al volume quinto che giunge al 1374, lasciato inedito dall'Affò. L'opera è così ricca di notizie e di documenti che fece guadagnare al suo autore il titolo di ‘padre della storiografia parmense'.
Notevolissima, considerando anche le sue numerosi occupazioni di ufficio e di ministero, fu la produzione dell'Affò: non meno di centotrentatrè opere, tra edite ed inedite, e molte per di più voluminose. Oltre alle giovanili rime sacre e profane, serie e giocose, Affò fu autore di numerose biografie, tutte lodevoli per accuratezza e spessore documentario: Vita di Luigi Gonzaga detto Rodomonte (Parma, 1780); Vita di Vespasiano Gonzaga con in appendice gli Annali ebreo-tipografici di Sabbioneta (Parma, 1780); Vita di Mons. Bernardino Baldi da Urbino, primo abate di Guastalla (Parma, 1783, prima bio-bibliografia sul Baldi); Vita della B. Orsolina da Parma (Parma, 1786); Memorie di tre celebri principesse della famiglia Gonzaga (Parma, 1787); Vita di Pier Luigi Farnese primo duca di Parma e Piacenza (Milano, 1821).
Tra le sue numerose opere di interesse storico-artistico, anch'esse ricchissime di informazioni d'archvio ma anche di acume critico, ricordiamo la Vita del graziosissimo pittore Francesco Mazzola detto il Parmigianino (Venezia, 1783 e Parma, 1784); il Ragionamento sopra una stanza dipinta dal celeberrimo Antonio Allegri (Parma, 1794); Il parmigiano servi
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