Il convito overo del peso della moglie.

In-8°; 40 cc., grande marca tipografica al titolo e al verso dell'ultima carta. Legatura coeva in tutta pergamena floscia. Qualche trascurabile macchiolina all'ultima carta. Bell'esemplare genuino, proveniente dalla biblioteca Sormani Busca Arconati Visconti (tassello al dorso ed al contropiatto), firma di possesso coeva al piatto frontale "de Gianluigi da Milano".
Seconda edizione di un divertissement letterario sul tema dell'adulterio femminile, o dei mariti cornuti, in cui l’autore cerca di dimostrare che le azioni disoneste delle donne non possono portare vergogna agli uomini e che le corna non portano disgrazia ai mariti. Trasferitosi a Roma poco prima del 1553, l'autore entrò in contatto con i cenacoli accademici dell'Urbe e qui pubblicò nel 1554 questa sua opera satirica, un "dialogo ambientato a Roma durante il carnevale dello stesso anno. La conversazione funge da cornice a un incontro conviviale, durante il quale si discute dell’argomento delle “corna” secondo le regole fissate dal “re del banchetto”, il giovane vescovo di Piacenza, Catalano Trivulzi. Gli interlocutori del dialogo e del convito, oltre al Modio e al Trivulzi, sono L. Gambara, G. Marmitta, T. Benci, . letterati legati al cardinale Alessandro Farnese e protagonisti del dinamismo culturale romano.” (DBI)
Brunet, III 1784. Non in Gay ed Erdmann.