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Libros antiguos y modernos

Rosamaria LaValva, Rosamaria LaValva

I SACRIFICI UMANI. D'ANNUNZIO ANTROPOLOGO E RITUALE

Liguori, 1991

35,99 € 39,99 €

Studio Maglione Maria Luisa

(Napoli, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1991
ISBN
9788820720605
Lugar de impresión
Napoli
Autor
Rosamaria LaValva
Páginas
252
Volúmenes
1
Serial
Biblioteca. Proposte
Editores
Liguori
Formato
23 cm
Curador
Edición
Prima
Materia
Critica letteraria, Testi universitari, Studi critici, Letteratura italiana, Novecento, Gabriele D'Annunzio, Antropologia culturale, Poesia, Poetica, Riti, Rituali, Scritti Inediti, Sacrificio rituale, Ottocento, Mitologia, Erotismo, Psicologia, Teatro, Libri rari, Libri fuori catalogo, Saggi letterari, Sessualità, Religiosità, Sensualismo, Naturalismo
Prologuista
Rosamaria LaValva
Descripción
FONDO DI MAGAZZINO. LIEVI SEGNI DEL TEMPO. RARO.
Traductor
Ilustrador
Conservación
Como nuevo
Idiomas
Italiano
Encuadernación
Tapa blanda
Impresión bajo demanda
No
Condiciones
Nuevo
Primera edición

Descripción

La presenza del tema sacrificale in D'Annunzio è finora sfuggita all'attenzione critica, eppure si tratta di un nodo esistenziale e metaforico di ampia portata all'interno della sua opera. In D'Annunzio, infatti, l'immolazione torna ad essere un mezzo per controllare la natura e per incanalarne la violenza, lo strumento essenziale per ogni scambio di potere. Inoltre, come era avvenuto nei grandi accadimenti mitologici è il sacrificio che segnala il rinnovamento, rigenera azione, ripristina il desiderio. La morte, spesso volontaria, partorisce la vita; e il successo dell'eroe garantisce la possibilità creativa. Nell'opera dannunziana lo sviluppo del tema sacrificale si evolve attraverso fasi tipologiche che vengono incarnate da vari protagonisti fino a convergere nella figura di Stelio Effrena, artista per la folla che rifiuta i dubbi e i tormenti dei suoi predecessori. In Stelio si emblematizza un momento della cultura europea in cui si attua un passaggio radicale dal masochismo al sadismo e dalla filosofia della rinuncia a quella dell'aggressione. Di questa vicenda D'Annunzio è stato uno dei testimoni più intimamente partecipe.

Questo libro si segnala come un intervento critico insolito e per molti versi sorprendente; e si colloca nel pieno di un rinnovato interesse verso l'opera di Gabriele D'Annunzio, dopo l'abbandono e la quasi liquidazione del secondo dopoguerra. Certo oggi non si indugia a discutere sulla qualità di opere come "Alcyone" o "Laus vitae", che sono probabilmente i capolavori della poesia italiana degli ultimi secoli; e l'elaborata architettura delle prove narrative di D'Annunzio è ormai pienamente accettata anche se non ancora del tutto documentata. Ma esistono aspetti inesplorati di questo autore che potrebbero mettere in luce un versante sottovalutato della sua figura. L'idea di un D'Annunzio pervaso da interessi antropologici avrebbe sconcertato un'intera tradizione critica che si è a lungo basata sulle affermazioni di Croce a proposito del famoso "dilettantismo" del nostro autore; ma a questa nozione si sarà costretti a pervenire, una volta adottati criteri euristici di tipo non esclusivamente filologico e formalistico.

Il saggio di Rosamaria LaValva rappresenta un importante avvio in questa direzione. L'angolazione scelta dall'autrice è di tipo tematico; e l'idea centrale del suo lavoro è sostenuta dalla lettura di alcune pagine inedite di appunti vergati da D'Annunzio, e che vengono qui stampate in appendice al volume. Si tratta di una nutrita serie di note e di rapide riflessioni a proposito di un argomento che appassionò l'autore a un dato punto della sua attività creativa (siamo nel 1906): e cioè il sacrificio rituale nelle Sacre Scritture (il titolo provvisorio dato da D'Annunzio a queste pagine è appunto "I Sacrifizii umani"). Come. nota LaValva nel primo capitolo ("Fondamenti teorici del tema sacrificale") il tema stesso è profondamente radicato nella cultura del secondo Ottocento, sia fra gli antropologi e gli studiosi delle civiltà antiche (come Bachofen e più tardi Hubert e Mauss e Frazer, per giungere a Freud e Jung e, in epoca recente, a Jonas e a René‚ Girard), sia nei grandi scrittori dell'epoca decadente come Dostoevskij, Huysmans, Oscar Wilde, Richard Wagner. È sintomatico il fatto che D'Annunzio abbia cominciato a esplorare questo tema come scrittore ancor prima che come studioso; e questo in istintiva consonanza con i modelli europei del suo tempo.

LaValva segue con attenzione l'itinerario compiuto dal tema all'interno dell'opera di D'Annunzio: a partire dalle "Novelle della Pescara", un libro di straordinario interesse, forse il capolavoro del "realismo mitologico" nella nostra letteratura ottocentesca - e a questo libro è dedicato il capitolo dal titolo "Sacrificio naturale nelle novelle". Ma è nei romanzi che l'espansione tematica trova la sua fioritura più vistosa. Il capitolo "Exacerbatio cerebri: il sacrificio e l'erotismo" si concentra in particolare su "Il piacere", "L'innocente" e "Il trionfo della morte": tre momenti autonomi di soluzione sacrificale (il tormento vittimario inflitto alla donna amata, l'uccisione del figlioletto-rivale, il doppio sacrificio della coppia di amanti). Si potrebbe affermare che il tema sacrificale trovi in queste opere la soluzione più tipicamente "decadente" e più estremamente romantica - appena mascherata dal dandysmo di Andrea Sperelli. Nella successiva produzione romanzesca il sacrificio rituale assume caratteristiche diverse, e passa da una fase vittimaria (che aveva trascinato nel suo vortice gli stessi protagonisti) a una fase in cui l'eroe maschile (perenne proiezione dell'ego dannunziano) si pone come dominatore del proprio destino attraverso il sacrificio dell'altro da sé (vedi, a tal proposito, il capitolo "Dall'eroe della crisi all'eroe della parola", dove viene esaurientemente vagliata un'opera come "Le vergini delle rocce", attraverso pagine che sono fra le migliori del volume). Questa ricerca sfocia e si conclude ne "Il fuoco"; e i sacrifici incruenti dei personaggi femminili (le tre sorelle delle "Vergini" e la Foscarina del "Fuoco") sono il tributo da pagare alla divinità che guida il destino di Claudio Cantelmo e di Stelio Effrena.

Il tema (che è al tempo stesso mitologico e psicologico) non si estingue col "Fuoco", come documenta l'ampio capitolo sul teatro dannunziano, nel quale, per usare la definizione dell'autrice, si assiste a una vera e propria "apoteosi del sacrificio"; e si prolunga fino all'ultimo romanzo, "Forse che sì, forse che no" (1910), nel quale esso trova una sorta di coronamento e, forse, un inevitabile esaurimento. L'ultimo capitolo del saggio di LaValva è appunto dedicato a questo testo, nel quale tornano, apparentemente senza soluzione, il "dubbio, l'imprecisione e le inquietudini del desiderio" che avevano devastato i protagonisti dei romanzi dannunziani anteriori al "Fuoco", e che la strenua esperienza teatrale aveva tentato, spesso invado, di riscattare. L'indagine si arresta a questo punto, alle soglie del D'Annunzio "notturno", nel quale il tema sacrificale riapparirà solo a tratti, nei baleni della memoria, e avrà perduto la propria spinta dinamica.

All'ampiezza di visuale e alla sagacia interpretativa del volume non rende giustizia il riassunto che ho offerto. L'interesse del. libro risiede, anche e soprattutto, nelle singole analisi; vorrei solo ricordare, a tal proposito, le pagine che LaValva dedica alla "Figlia di Jorio". Ne offro solo la conclusione, che investe l'intera problematica vitale in D'Annunzio: "Mila affronta la morte perché sa che il suo spirito è il più forte e il più coraggioso, che la sua volontà vale infinitamente più della volontà di Aligi. È una suggestione affascinante che D'Annunzio conosce bene anche se ha scelto di combatterla a tutti i costi in sé e nel suo personaggio: solo chi sa di valere, solo chi si riconosce superiore può pensare di sacrificarsi per il bene altrui".
Se questo è vero, il dominatore del mondo porta in sì la propria nemesi; e quel Vangelo, sprezzato dal D'Annunzio ammiratore di Nietzsche, riafferma la sua proposta di autoimmolazione come vittoria.

Rosamaria LaValva è nata ed ha studiato a Roma. Si è poi trasferita negli Stati Uniti dove vive ed insegna alla State University of New York a Binghamton.

Descrizione bibliografica
Titolo: I sacrifici umani. D'Annunzio antropologo e rituale
Autore: Rosamaria LaValva
Editore: Napoli: Liguori, Luglio 1991
Lunghezza: 252 pagine; 23 cm
ISBN: 8820720604, 9788820720605
Collana: Biblioteca. Proposte
Soggetti: Critica letteraria, Testi universitari, Studi critici letterari, Letteratura italiana, Novecento, Gabriele D'Annunzio, Antropologia culturale, Alcyone, Laus vitae, Capolavori, Poesia, Poetica, Sacrifici umani, Riti, Rituali, Scritti Inediti, Appunti, Note, Sacrificio rituale, Sacre Scritture, Sacrifizii umani, Tema sacrificale, Cultura, Secondo Ottocento, Civiltà antiche, Bachofen, H. Hubert, Mauss, Frazer, Sigmund Freud, Jung, Decadentismo, Dostoevskij, Huysmans, Oscar Wilde, Richard Wagner, Novelle della Pescara, Realismo mitologico, Mitologia, Miti, Romanzi, Exacerbatio cerebri, Erotismo, Il piacere, L'innocente, Il trionfo della morte, Tormento vittimario, Donna amata, Vittima, Omicidio sacrificale, Uccisione, Rivale, Doppio, Amanti, Romanticismo, Dandysmo, Andrea Sperelli, Eroe maschile, Ego dannunziano, Capro espiatorio, Dominio, Crisi, Le vergini delle rocce, Il fuoco, Foscarina, Divinità, Destino, Claudio Cantelmo, Stelio Effrena, Psicologia, Teatro, Forse che sì, forse che no, Inquietudine, Desiderio, Figlia di Jorio, Mila, Aligi, Nemesi, Vangelo, Nietzsche, Autoimmolazione, Vittoria, Vendetta, Paradigma, Bibliografia, Riferimento, Libri rari fuori catalogo, Sogni, La nave, Città morta, Martirio, San Sebastiano, Gioconda, Gloria, Amore, Ferro, Ebraismo, Cristianesimo, Lévy-Strauss, Lévy-Bruhl, Edgar Morin, Jaspers, Hans Jonas, René Girard, Gaston Bachelard, Asor Rosa, Georges Bataille, Psicanalisi, Isaia, Amos, Sant'Agostino, Barberi Squarotti, Baudelaire, Dante, Eleonora Duse, Mircea Eliade, Kierkegaard, E. Mariano, Leonardo Da Vinci, Ernesto de Martino, Ibsen, Tragedia greca, Sofocle, Racine, Rimbaud, Schopenhauer, Robertson Smith, G. Tosi, Giovanni Verga, M. Vecchioni, Tolstoj, Emerico Giachery, Jacques Goudet, Marziano Guglielminetti, Kerenyi, M. Lo Vecchio Musti, M. Montinari, Mozart, Musica, Maria Teresa Moevs Marabini, Eugenio Montale, M. Mila, Mario Praz, Luigi Pirandello, G. Presutti, Platone, Ettore Paratore, Carducci, Santa Caterina, Bach, Ernest Becker, Charles Darwin, De Michelis, Eraclito, Eschilo, Euripide, Albert Camus, Elias Canetti, Giuseppe Borgese, T. Carlyle, Cechov, Alighiero Castelli, Giorgio Colli, C. Diano, A. De Bosis, M. Baratto, Beethoven, Calzecchi Onesti, Salvatore Battaglia, Finzione, Guglielmo Gatti, Emilio Mariano, Tommaso Antongini, Classici, Jean-Pierre Guepin, Egidio Bianchetti, Prose, Biografie, Quaderni, Pietro Gibellini, Vittoriale, Demonio, Indemoniato, Malattia, Guarigione, Gerico, Tiro, Sidone, Giordano, Giudea, Cananea, Galilea, Walter Benjamin, Walter Binni, Roger Caillois, Remo Cantoni, Armand Caraccio, Ernest Cassirer, Filosofia, Simbolismo, Ivanos Ciani, Emilio Cecchi, Ermanno Circeo, Giacomo Debenedetti, Benedetto Croce, Durkheim, Curzia Ferrari, Ferrarotti, Marcel Detienne, Totem, Tabù, Istinto, Archetipi, André Gide, Giovanni Getto, Gusdorf, Robert Gutman, Graves, Flora, Donatello D'Orazio, Hegel, Otto Rank, Lukacs, Sensualismo, Naturalismo, Zanchetti, Elio Vittorini, Steiner, Carlo Salinari, Russo, Virgina Monzini, Malinovski, Zarathustra, Ugo Ojetti, Sessualità, Religiosità, Vittorio Roda, Veliki, Faiti, Émile Benveniste, Religione, Bibbia, Salvezza, Sacro, Profano, Interpretazione, Vedico, Indiano, Vedanta, Israele, Levitico, Aronne, Profeti, Profezie, Colpa, Edipo, Karamazov, Esaù, Giacobbe, Polifemo, Vecchio testamento, Comunità, Sopravvivenza, Stefano Jacomuzzi, Rosa, Carne, Diavolo, Crepuscolo, Dèi, Literary criticism, University texts, Critical studies, Italian literature, Twentieth century, Cultural anthropology, Masterpieces, Poetry, Poetics, Human sacrifices, Rites, Rituals, Unpublished writings, Notes, Holy Scriptures, Sacrificial theme, Nineteenth century, Ancient civilizations, Decadentism, Novels, Mythological realism, Mythology, Myths, Novels, Eroticism, Pleasure, The innocent, Triumph, Victim torment, Beloved woman, Victim, Sacrificial murder, Killing, Rival, Double, Lovers, Romance, Male hero, Scapegoat, Domination, Crisis, The virgins of the rocks, Fire, Divinity, Destiny, Psychology, Theatre, Restlessness, Desire, Death, Nemesis, Gospel, Self-immolation, Victory, Vengeance, Paradigm, Bibliography, Reference, Rare books out of print, Dreams, The ship, Dead city, Martyrdom, Saint Sebastian, Glory, Love, Judaism, Christianity, Psychoanalysis, Isaiah, Saint Augustine, Greek tragedy, Sophocles, Saint Catherine, Heraclitus, Aeschylus , Euripides, Fiction, Classics, Prose, Biographies, Notebooks, Demon, Possessed, Illness, Healing, Jericho, Judea, Canaanite, Galilee, Philosophy, Symbolism, Taboo, Instinct, Archetypes, Sensualism, Naturalism, Sexuality, Religiosity, Religion, Bible, Salvation, Sacred, Profane, Interpretation, Leviticus, Prophets, Prophecies, Guilt, Oedipus, Jacob, Polyphemus, Old Testament, Community, Survival, Rose, Flesh, Devil, Twilight, Gods