I fioretti di san Francesco

Fioretti di san Francesco

Volgarizzamento trecentesco in lingua toscana di un testo latino, gli Actus beati Francisci et sociorum eius, composto probabilmente da Ugolino da Montegiorgio tra il 1327 e il 1340. La datazione dei Fioretti oscilla tra il 1370 e il 1390; il titolo indica la scelta di "piccoli fiori", 53 episodi considerati significativi nella vita del santo e dei suoi primi compagni.

Notevoli per la semplicità e la schiettezza della lingua parlata, riprendono e ampliano la leggenda francescana con racconti poi rimasti celebri, come l'addomesticamento del feroce lupo di Gubbio o delle tortore, la consuetudine con santa Chiara, la predica in una chiesa di Assisi con frate Rufino, entrambi spogliatisi dei vestiti, la liberazione degli indemoniati, le apparizioni divine, le stimmate.

Gli ultimi capitoli risentono del contesto storico in cui nacque il volgarizzamento e dell'influsso della corrente degli spirituali che, all'interno del movimento francescano, predicava un maggiore rigore nell'adempimento del voto di povertà, opponendosi alla corrente dei conventuali.