Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Libros antiguos y modernos

[Stendhal] Henri Beyle

Histoire de la peinture en Italie, par M. Beyle ex-Auditeur au Conseil d’État [CON DEDICA AUTOGRAFA DELL’AUTORE]

P. Didot L’Ainé, Impremeur du Roi,, 1817

21000,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

Este vendedor ofrece el envío gratuito
con una compra mínima de 100,00€

Habla con el librero

Formas de Pago

Detalles

Año de publicación
1817
Lugar de impresión
Paris,
Autor
[Stendhal] Henri Beyle
Páginas
pp. [6: occhiello e due c. di errata] LXXXVI [2] 298; [8: bianca, occhiello, frontespizio ed errata] 452.
Volúmenes
2 voll.,
Editores
P. Didot L’Ainé, Impremeur du Roi,
Formato
in 8°,
Materia
Narrativa Straniera dell' 800 Arte Cataloghi Monografie
Descripción
sobria legatura dell’epoca in mezza pelle verde smeraldo, al dorso quattro nervetti appena lavorati a secco, autore-titolo in oro nel secondo quadrante («Beyle | Peinture.»), numero di tomo nel quarto, piatti in carta marmorizzata in tono, cuffie in seta verde e oro, fogli di guardia in carta bianca;

Descripción

LIBRO Edizione originale, secondo stato. CON AUTOGRAFO. Straordinario esemplare pregiato dalla dedica autografa e alcuni interventi autografi dell’autore nel testo. Stendhal invia la copia a Camillo Ugoni: all’occhietto del primo volume l’autore scrive di suo pugno la breve ma affettuosa dedica «All’amico Ugoni, H. Beyle». La copia è pregiata inoltre dalla presenza di alcune note manoscritte di Ugoni e probabilmente di Stendhal (vol. I: p. 280; vol. II: pp. [1], 54, 377, 425, 427). L’importanza di questa copia è infine attestata dalla grande attenzione che la critica stendhaliana del Novecento ha dedicato ad essa: ben due articoli su riviste accademiche sono infatti consacrati alla sua descrizione e all’amicizia tra Stendhal e Camillo Ugoni (Ciavarella e De Cesare). Ciavarella (a cui rimandiamo per le trascrizioni delle note) non si sbilancia in merito all’attribuzione di ciascuna nota, ipotizzando che due di esse siano certamente attribuibili a Ugoni, e tacendo sulle altre. De Cesare, che non ha potuto consultare l’esemplare, accoglie l’ipotesi di Ciavarella, suggerendo però che il contenuto di alcune potrebbe indicare un intervento manoscritto dello stesso Stendhal. E un esame comparato con la grafia stendhaliana, sebbene reso complicato dalla corsività e rapidità del tratto nelle note della nostra copia, porterebbe in effetti a percepire la mano di Stendhal nelle note alle pp. [1] e forse 377 del vol. II. L’esemplare, già affascinante per le traiettorie assunte dalla sua storia bibliografica, chiama dunque a nuove indagini e a nuove scoperte. -- Il presente esemplare gioca un ruolo decisivo nella storia della fortuna di Stendhal: fu proprio Ugoni, nel terzo volume della sua «Letteratura italiana», a “lanciare” primo fra tutti l’«Histoire de la Peinture» in Italia, con un endorsement clamoroso, un elogio convinto e appassionato dell’opera di Stendhal: «in un’apparente sconnessione e bizzarria di forma, racchiude un profondo senso di verità e quell’elevato sentire che palesa in chi lo scrisse un caldo amico del vero, degli uomini, del bello»; e ancora, scagliandosi contro coloro che accolsero negativamente l’«Histoire», scriveva: «Non è penuria in Italia di questi D. Chisciotti della gloria nazionale che menano colpi alla cieca contro le scritture d’oltre monte che trattano di noi e delle cose nostre. Ben meglio sarebbe che adoperassimo tutti a rilevarne l’utile e il vero, per volgerlo a nostro vantaggio. Avremo noi men cari gli aromi che condiscono le nostre mense perché ci vengono dalle Indie?» (citazioni da De Cesare, p. 289). -- Ugoni ricambiò il dono di Stendhal inviandogli una copia del primo volume della sua «Letteratura italiana nella seconda metà del XVIII secolo», pubblicato a Brescia presso Bettoni nel 1820-21. Alla prima sguardia appose la sua dedica autografa, che ricalcava da vicino quella dell’Histoire: «All’amico Beyle, il suo Ugoni» (l’esemplare è oggi conservato presso la Biblioteca Sormani di Milano). L’amicizia di Stendhal e Ugoni non si interruppe nemmeno quando il critico italiano dovette riparare in Francia per sfuggire alla polizia austriaca: è ormai dimostrato (De Cesare) che i due si continuarono a vedere per molti anni a Parigi, frequentando gli stessi salotti letterari e la stessa redazione del Globe, rivista alla quale entrambi collaboravano. E a testimonianza del legame e della stima che legava Stendhal a Ugoni, valgano le parole di apprezzamento che lo scrittore inviò a Paul-François Dubois, fondatore e direttore del Globe: «un excellent juge de la littérature italienne». -- Esemplare in ottime condizioni, a margini praticamente interi (213 x 135 mm), in legatura coeva (occasionali bruniture e fioriture come normale). Condition report: Qualche foglio lievemente brunito per la qualità della carta – in particolare le prime e ultime carte e i fascicoli 2 e 14 del II vol.; minima mancanza al margine superiore dei ff. e5-8 e all’angolo esterno dei ff. a1- del I vol. (più estesa a b1); poche sporadiche fioriture molto leggere; lievi escoriazioni a testa e piede del dorso. nel complesso un ottimo esemplare, molto fresco e a pieni margini (213 x 135 mm). Eccezionale semplare nel rarissimo stato dell’edizione con il nome dell’autore per esteso al frontespizio, facente parte di quel piccolo «contingente di copie (un centinaio sembra) che fu parzialmente riconfezionato per essere rilanciato sul mercato librario inglese [.] dopo il 21 marzo 1820. Come è ormai noto, queste copie — che costituiscono una vera e propria rarità bibliografica e di cui oggi si contano sulle dita gli esemplari conservati — sostituivano le misteriose sigle nel titolo al frontespizio (“Histoire de la peinture en Italie, par M. B.A.A.”) con il nome e la qualifica per esteso, in tutte lettere, dell’autore (“M. Beyle, ex auditeur au Conseil d’Etat”) e l’epigrafe del primo volume (recante una enigmatica citazione dei Caracci) con sei versi storico-politici tratti dal Galeotto Manfredi di Monti» (De Cesare, Breve storia di una amicizia italiana di Stendhal, p. 287). Da quanto è dato sapere, è questa l’unica occasione in cui Stendhal apporrà al frontespizio di una sua opera il nome di battesimo H. Beyle. Bibl. Carteret, Le Trésor du bibliophile, vol. II, p. 344; De Cesare, Breve storia di una amicizia italiana di Stendhal: Camillo Ugoni (Studi francesi 65-6, mag-dic 1978: 285-97); Ciavarella, Un raro esemplare dell’Histoire de la Peinture en Italie, 1817 proveniente dalla biblioteca Ugoni di Brescia (Omaggio a Stendhal: VI congresso stendhaliano, Parma 1967)

Edizione: edizione originale, secondo stato.
Logo Maremagnum es