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Libros antiguos y modernos

Francesco Iii D’Este

Grida sopra le armi,

per Bartolomeo Soliani Stampator Ducale,, 1750

280,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1750
Lugar de impresión
In Modena,
Autor
Francesco Iii D’Este
Editores
per Bartolomeo Soliani Stampator Ducale,
Materia
ARCHIBUGI PISTOLE ESTENSI MODENA DUCATO ESTENSE GRIDA
Idiomas
Italiano

Descripción

In 4° (27x21,4 cm); 12 pp. Senza brossura, a fogli sciolti ed ancora in barbe. Bellissimo stemma araldico di Francesco III d’Este. Interessante grida dedicata alla regolazione dell’uso e possesso delle armi nel ducato estense. La grida definisce che armi sono proibite “E’ primieramente riconoscendosi, che tra le varie spezie di Armi più perniciosa è quella degli Assassonetti, che si dicono Archibusetti, Mazzagatti, e Pistole corte, essendo di minor lunghezza nella Canna di once sei misure di Modena, restano questi assolutamente, ed affatto proibiti tanto portarsi per la città, e Luoghi tutti dello Stato […] Gli stiletti, Daghetti, Pugnali corti, Coltelli filettati lavorati, e fatti a fronda d’Oliva, o come volgarmente di dice alla Genovese, per essere Armi di qualità pessima, ed atta unicamente a commettere Assassinii, e tradimenti similmente proibiti a portarsi, e ritenersi dentro a questi serenissimi Stati, ed inn qualsisia luogo de’ medesimi, sotto pena di Galera per anni dieci, e del confisco della metà dei beni; Ed a fine di togliere affatto a Chichesia l’opportunità di prevalersi d’Armi sì perniciose, cioè tanto delle espresse in questo, che nel precedente capitolo si proibisce l’Archibugieri, Coltellinaj, ed altri Artefici il poterle lavorare, assettare in qualunque forma, o arrotare sotto pena di Scudi cinquecento d’Oro, e della Galera per anni cinque. Per i Coltelli semplicemente appuntiti, o per le altre Armi corte da taglio, e punta, che non arrivino alla misura d’oncie sei di Modena nella Lama (eccettuati unicamente i Temperini, e Coltelli da sacca flessibili, e come si dicono Serratori, ma che non abbiano Molla, Susta, Anelletto, o altro ritegno, e di minor lunghezza d’onice due e mezza sispetto alla Lama) siccome per le Lesine, Lesinotti, Passanti, Trincetti, Scorteghini, Scarpelli sottili, BorcaglJ, o altri simili Stromenti taglienti …”. Si passa poi a regolarizzare il possesso o meno delle Spade, pugnali lunghi, Stiletti, Sciabole, Palossi, Scimitarre, Archibugi, Schioppi, Pistoni, Terzette, Pistole ecc. La grida definisce anche le pene diverse per i Nobili. Poi si specifica tra coloro che fanno parte della corte chi e quale arma può portare distinguendo tra i Cavalieri,i Servitori, i Dottori di legge e di medicina, gli Ufficiali, Soldati sì di Fortuna che di Milizia, i Soldati delle Guardie di S. A. S., i Conduttori delle Gabelle, Saline, Carmelingarie. Seguono le disposizioni per i Mercanti, i Viandanti e Forestieri ecc. Nelle pagine finali si trovano le disposizioni particolari per i luoghi (come il palazzo Ducale ed i Giardini ducali) e le situazioni particolari. Non comune grida dedicata alle armi, in ottime condizioni di conservazione ed ancora in barbe. Non comune.
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