In 4° (27x21,4 cm); 12 pp. Senza brossura, a fogli sciolti ed ancora in barbe. Bellissimo stemma araldico di Francesco III dEste. Interessante grida dedicata alla regolazione delluso e possesso delle armi nel ducato estense. La grida definisce che armi sono proibite E primieramente riconoscendosi, che tra le varie spezie di Armi più perniciosa è quella degli Assassonetti, che si dicono Archibusetti, Mazzagatti, e Pistole corte, essendo di minor lunghezza nella Canna di once sei misure di Modena, restano questi assolutamente, ed affatto proibiti tanto portarsi per la città, e Luoghi tutti dello Stato [
] Gli stiletti, Daghetti, Pugnali corti, Coltelli filettati lavorati, e fatti a fronda dOliva, o come volgarmente di dice alla Genovese, per essere Armi di qualità pessima, ed atta unicamente a commettere Assassinii, e tradimenti similmente proibiti a portarsi, e ritenersi dentro a questi serenissimi Stati, ed inn qualsisia luogo de medesimi, sotto pena di Galera per anni dieci, e del confisco della metà dei beni; Ed a fine di togliere affatto a Chichesia lopportunità di prevalersi dArmi sì perniciose, cioè tanto delle espresse in questo, che nel precedente capitolo si proibisce lArchibugieri, Coltellinaj, ed altri Artefici il poterle lavorare, assettare in qualunque forma, o arrotare sotto pena di Scudi cinquecento dOro, e della Galera per anni cinque. Per i Coltelli semplicemente appuntiti, o per le altre Armi corte da taglio, e punta, che non arrivino alla misura doncie sei di Modena nella Lama (eccettuati unicamente i Temperini, e Coltelli da sacca flessibili, e come si dicono Serratori, ma che non abbiano Molla, Susta, Anelletto, o altro ritegno, e di minor lunghezza donice due e mezza sispetto alla Lama) siccome per le Lesine, Lesinotti, Passanti, Trincetti, Scorteghini, Scarpelli sottili, BorcaglJ, o altri simili Stromenti taglienti
. Si passa poi a regolarizzare il possesso o meno delle Spade, pugnali lunghi, Stiletti, Sciabole, Palossi, Scimitarre, Archibugi, Schioppi, Pistoni, Terzette, Pistole ecc. La grida definisce anche le pene diverse per i Nobili. Poi si specifica tra coloro che fanno parte della corte chi e quale arma può portare distinguendo tra i Cavalieri,i Servitori, i Dottori di legge e di medicina, gli Ufficiali, Soldati sì di Fortuna che di Milizia, i Soldati delle Guardie di S. A. S., i Conduttori delle Gabelle, Saline, Carmelingarie. Seguono le disposizioni per i Mercanti, i Viandanti e Forestieri ecc. Nelle pagine finali si trovano le disposizioni particolari per i luoghi (come il palazzo Ducale ed i Giardini ducali) e le situazioni particolari. Non comune grida dedicata alle armi, in ottime condizioni di conservazione ed ancora in barbe. Non comune.