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Libros antiguos y modernos

Segato, Giorgio

Giuseppe Polisca DIMORE

Edizioni Spazio Arte,

40,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italia)

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Detalles

Lugar de impresión
Verbania (VB)
Autor
Segato, Giorgio
Editores
Edizioni Spazio Arte
Materia
URBINO POLISCA VERBANIA PIEMONTE ARTE PITTURA SCULTURA, CONTEMPORANEA
Idiomas
Italiano

Descripción

(14X13,4 cm.), 28 pp. Brossura originale illustrata con titoli al piatto. Catalogo della mostra tenutasi a Verbania presso lo Spazio Arte galleria eventi oggetti. Opera in ottimo stato di conservazione. E' nato nel 1943 ad Urbino dove compie gli studi all' Istituto Statale d'Arte, nella sezione di calcografia, sotto la guida dei maestri Leonardo Castellani e Renato Bruscaglia. Ha insegnato discipline pittoriche dal 1969 al 1972 presso il Liceo artistico di Catania e dal 1972 al 2002 discipline pittoriche al Liceo Artistico di Padova, dove risiede. Giorgio Segato che ha curato la presentazione del catalogo di questa mostra ci offre una "immagine" dell'artista marchigiano: ".Polisca alterna due versanti di ricerca: uno lento, esplorativo ed intensamente e densamente poetico, che fa emergere, dalle pagine fonde e buie della psiche alla luce della memoria e della consapevolezza, tracciati di facciate e di interni di basiliche (San Pietro, Sant'Antonio, Duomo) come dimore, luoghi in cui si recupera il senso dell'esistere, del fare dell'abitare, dove il "segno" è chiave di comprensione e di penetrazione di attuazioni della potenzialità, della creatività compositiva, costruttiva, etica ed utopica dell'uomo, dell'artista; il secondo come rapida animazione dello spazio pittorico, della scena di accadimento, e scoperta, dentro, di un elemento che segnala ed esalta la direzione, una convergenza, il materializzarsi grafico di un attraversamento-superamento del caos, del disordine energetico del ghirigoro che sembrava saturare lo spazio. Così Giuseppe Polisca ritrova senso, acquietamento, ordine esistenziali e ragione del suo fare pittura e grafica, recuperando spazi disegnati, facciate e spazi interni, navate e cupole di silenzio, vuoti in cui rintracciare la costruzione ideale, la dimora ideale, o "la città ideale" (il cui riferimento è costante, prezioso tesoro della sua cultura visiva di urbinate).Giorgio Segato.