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Libros antiguos y modernos

Giuseppe Pirozzi, Vitaliano Corbi

GIUSEPPE PIROZZI. CATALOGO DELLA MOSTRA (Napoli, 6 luglio - 5 settembre 2006)

PAPARO, 2006

44,99 € 49,99 €

Studio Maglione Maria Luisa

(Napoli, Italia)

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Detalles

Año de publicación
2006
ISBN
9788887111538
Lugar de impresión
POZZUOLI
Autor
Giuseppe Pirozzi
Páginas
190
Volúmenes
1
Serial
Contemporaneaquattro
Editores
PAPARO
Formato
28 cm
Curador
Vitaliano Corbi
Edición
Prima
Materia
Scultori, Arti Plastiche, Scultura, Estetica, Persone, Collezioni, Arte Contemporanea, Mostre, Cataloghi, Napoli, Artisti contemporanei, Collezionismo, Arte
Prologuista
Descripción
FONDO DI MAGAZZINO. LIEVI SEGNI DEL TEMPO. RARO.
Traductor
Ilustrador
Sobrecubierta
Conservación
Como nuevo
Idiomas
Italiano
Encuadernación
Tapa blanda
Impresión bajo demanda
No
Condiciones
Nuevo
Primera edición

Descripción

La mostra, curata da Vitaliano Corbi e organizzata dalla Paparo Edizioni, con il patrocinio e il contributo del Comune di Napoli, conferma ancora una volta il ruolo assunto dagli spazi di Castel Nuovo nella realizzazione di un progetto culturale rivolto a far conoscere le più significative personalità del secondo Novecento artistico napoletano. Dopo le personali dedicate quest'anno a Carmine Di Ruggiero e ad Elio Waschimps, e le storiche mostre su Raffaele Lippi e Augusto Perez delle precedenti stagioni, i riflettori si spostano su un interprete dell'arte scultoria tra i più rappresentativi del panorama napoletano. Definita "utopica tensione estetica" da Mario Persico, l'arte di Giuseppe Pirozzi nasce da un amore sconfinato per la classicità delle forme e per la tradizione di matrice umanistica. Utilizzando la nobile materialità del bronzo, che l'artista è capace di trasformare in opere di grande espressività, in cui il corpo dilaniato e dolente dell'uomo o dell'animale ferito diventa protagonista assoluto della scena artistica, impregnandosi di una forte carica emotiva. Circa cinquanta sculture per più di cinquant'anni di vita artistica (dal 1953 al 2006) saranno esposte in mostra al Maschio Angioino, per una personale ispirata agli ideali della bellezza classica e insieme alle tecniche più antiche del fare scultura, dalle figure umane e dalle espressioni dell'informale delle opere degli inizi della carriera fino alle collezioni di oggetti domestici della produzione più recente.

Apprezzato da critici come Luciano Caramel e Enrico Crispolti, a proposito della sua opera Lea Vergine scrive, nel "Pungolo" del 2 maggio 1963: "Sono figurazioni lacerate, tutte nervi scoperti, dalla materia contratta e palpitante, versate in una volontà di metamorfosi, tagliate e scavate con intelligenza dei rapporti chiaroscurali".

A corredo della mostra, un catalogo edito dalla Paparo Edizioni, con un ricco apparato iconografico, un'ampia antologia critica e note bibliografiche, con i contributi, tra gli altri, di Raffaello Causa, Vitaliano Corbi, Enrico Crispolti, Giorgio di Genova, Mario Persico, Michele Sovente, Stefano De Stefano, Lea Vergine.

Titoli emblematici, onirici, accompagnano le opere di Giuseppe Pirozzi (Napoli, 1934); titoli che evocano forme astratte negate dalla materialità del risultato, che mettono in moto una fuga di significati a partire da quell'unico significante. Le forme sono profondamente classiche ed eccezionalmente contemporanee, calibratura perfetta per creare uno spaesamento spazio-temporale. I volti femminili, incastonati in ingranaggi infernali, parlano restando in silenzio, citano muse inquietanti e si presentano come frammenti di classicità nel turbinio dell'assemblaggio oggettuale. Dalle prime opere degli anni Cinquanta, definitivamente incompiute, quasi pezzi di archeologia portati alla luce per caso, si passa alla laboriosità delle opere degli anni successivi; un percorso che si snoda dall'incompleto alla complessità, muovendosi su quella dolce incurvatura lirica della memoria (V. Corbi) che caratterizza la produzione dell'artista. Leit-motiv è la tensione materica, intimamente michelangiolesca nel contrapporre soffio di vita e pesantezza della carne; i suoi protagonisti sono larve organiche (E. Crispolti) che dominano lo spazio alla ricerca di una propria espansione ambientale, dunque vitale. Il continuo contrasto tra superfici lisce e increspate, i suggestivi effetti chiaroscurali, fanno parlare di neo barocco, e che se ne parli a Napoli non è certo un caso. Ma la forza del bronzo risiede anche in effetti coloristici difficilmente sperimentati in tutta la loro potenza espressiva. Pirozzi fonde ed intaglia, leviga e assembla, lavora come artigiano e come artista. Racconta l'anelito alla vita che ogni bozzetto racchiude, ma non si trasforma mai in vero Pigmalione, lasciando l'opera poeticamente imperfetta. Spigoli e superfici lisce si succedono creando un tragitto singhiozzato che conduce fino alle opere degli ultimi anni. Iraq, del 2004, evoca collage ben più drammatici di quelli del Nouveau Rèalisme, cui Pirozzi ha certamente guardato con interesse. È proprio in questa infinità di riferimenti, velati o meno, che l'opera dell'artista si caratterizza, e si differenzia. Se le sue opere sono macchine celibi, folle mistura di meccanismi di memoria duchampiana, dove ognuna ha senso per sé (e una problematica relazione con l altro), d'altro canto è impossibile non cogliere l'eco di una classicità che timidamente viene allo scoperto nel momento del caos totale, riportando ordine. Le sue sculture sono così; carne e spirito, oblio e memoria.

Indice
sommario
Presentazioni Rosa Jervolino Russo Sindaco di Napoli
Rachele Furfaro Assessore alla Cultura del Comune di Napoli
Enrico Cardillo Assessore alle Risorse Strategiche del Comune di Napoli
La scultura tra mito e utopia di Vitaliano Corbi
L'utopica tensione estetica di Giuseppe Pirozzi di Mario Persico
Le opere e la critica 19 Nel segno dell'armonia di Costanza Lorenzetti
Il volo dall'informale alla deriva di Mario Franco
Una materia contratta e palpitante di Lea Vergine
Memorie solidificate e coscienza tragica del presente di Giorgio Di Genova
Una puntuale calibratura plastica di Enrico Crispolti
Una correlazione di sentimenti oltre il tempo di Luciano Caramel
Tracce e segnali nel tempo di Vitaliano Corbi
Un oggetto fatto di specchi e di buio di Luigi Carluccio
Visioni-emblemi di Luciano Caruso
Conciliazioni di Giuseppe Pirozzi di Ugo Piscopo
La forza germogliante della fantasia di Raffaello Causa
La stagione dei semi di Nino D'Antonio
La sfinge emersa dalla gabbia dell'imperfetto di Luigi Carluccio
Un mondo sotterraneo gremito d'ombre di Angelo Dragone
Paesaggi fuori quadro di Gino Grassi
Quella scintilla di Maria Roccasalva
Sculture spalancate allo sguardo di Luigi Paolo Finizio
Un'apparizione sui margini del presente di Vitaliano Corbi
Elogio del vuoto di Arcangelo Izzo
Apologie del logos di Giuseppe Andreani
Rudera (Per una scultura di Giuseppe Pirozzi)
Michele Sovente Il muro e la distanza di Michele Sovente
La lezione di Boccioni di Giorgio Di Genova
Tra coscienza ed oggetto di Massimo Bignardi
Ordine e caos di Marina De Stasio
L'illusione più vera di un'identità negata di Dario Giugliano
Pirozzi. Il suo elogio della mano e del piede di Stefano de Stefano
Grafica, scultura e design di Giuseppe Pirozzi di Anita Pepe
Pirozzi di Tiziana Tricarico
Appendice a cura di Francesca Pirozzi

Informazioni bibliografiche
Titolo: Giuseppe Pirozzi: Catalogo della Mostra, Napoli, Castel Nuovo, 6 luglio-5 settembre 2006
Autore: Giuseppe Pirozzi
Curatore: Vitaliano Corbi
Collaboratore: Castel nuovo (Museum: Naples, Italy)
Editore: Pozzuoli: Paparo, 2006
Collana: Contemporaneaquattro
ISBN: 8887111537, 9788887111538
Lunghezza: 189 pagine; 24 x 28 cm, illustrato colore e b/n
Soggetti: Scultori, Arti Plastiche, Scultura, Estetica, Collezioni, Arte Contemporanea, Mostre, Cataloghi, Napoli, Artisti contemporanei, Opere generali, Libri illustrati, Collezionismo, Mostre, Esposizioni, Edizioni pregiate, Scultura, Terracotta, Monografie, Enrico Crispolti, Disegni, Presepe, Personale, Napoletani, Critica, Bibliografia, riferimento, Collezionismo, Collezione, Libri rari Vintage fuori catalogo, Terrecotte, Bronzo, Donne, Portfolio, Gallerie, Grafica, Mito, Avanguardia, Novecento, Andrea Baffoni, Luigi Carluccio, Luciano Caruso, Raffaello Causa, Gilda Cefariello Grosso, Ada Patrizia Fiorillo, Franco Cipriano, Vittorio Sgarbi, Ruggiero Sicurelli, Giorgio Di Genova, Pietre, Metalli, Terre, Tendenze, Biennale, Rudera, Contenitore, Emilio Greco, Movimento Arte Concreta, Antonio Venditti, Alessandro Monteleone, Scuola, Belle Arti, Arti performative, Gruppo napoletano, Alberto Viani, Sergio Bettini, Assetato, Semi, Poetica del divenire, Onda alta, Ferite, Caduta, Figura capovolta, Luna, Memoria, Volto, Anima, Resistenza, Sculptors, Plastic Arts, Sculpture, Aesthetics, Collections, Contemporary Art, Exhibitions, Catalogues, Naples, Contemporary Artists, General Works, Illustrated Books, Collectables, Exhibitions, Exhibitions, Precious Editions, Sculpture, Monographs, Drawings, Crib, Personal, Neapolitans, Criticism, Bibliography, Reference, Collectingism, Collection, Rare books out of print, Bronze, Women, Galleries, Graphics, Myth, Avant-garde, Twentieth century, Stones, Metals, Earths, Trends, Container, School, Fine Performing Arts, Neapolitan group, Thirsty, Seeds, Poetics of becoming, High wave, Wounds, Fall, Inverted figure, Moon, Memory, Face, Soul, Resistance
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