Giobbe. Serena concezione di Marco Balossardi. Seconda edizione

In-16° (163x99), pp. XII, 279, legatura coeva m. marocchino marrone con titolo in oro al dorso a nervi. Sguardie decorate. Ritratto di Mario Rapisardi (chiamato caricaturalmente 'Mario Balossardi') in antiporta. Qualche lieve e sporadica arrossatura. Buon esemplare. Edizione originale di questo poema in quattro canti scritto a quattro mani da Olindo Guerrini (Lorenzo Stecchetti) e Corrado Ricci, che, all'epoca della celebre e virulenta polemica letteraria tra Giosuè Carducci e Mario Rapisardi, anticiparono l' uscita del Giobbe rapisardiano (apparso solo nel 1884) con questa parodia del suo stile poetico e del mondo letterario dell'Italia di allora (l'epistola dedicatoria è inviata da Firenze, la notte dell' Epifania del 1882). A essere sferzato non è solo il poeta siciliano, ma la maggior parte degli scrittori dell'Italia umbertina. Curiose le indicazioni tipografiche, la dedica agli italiani ed il colophon, nonché il ritratto fittizio dell'autore. Il colophon recita: 'Finito di stampare il giorno XV del MDCCCLXXXII alle ore XI e minuti LIX antimerid. precisi mentre passavano sotto le finestre un cane ed un poeta senza museruola'.