GIAMPAOLO PANSA I GENDARMI DELLA MEMORIA SPERLING KUPFER

<p>PAGINE 503</p>, , <p>&nbsp;</p>, , <p>Chi sono i &quot;gendarmi della memoria&quot; evocati nel titolo del nuovo saggio di Giampaolo Pansa? Sono tutti coloro - dalla sinistra radicale a molti intellettuali che vi si richiamano ideologicamente - che tengono sotto chiave la memoria della guerra civile, per impedire che chiunque dissenta dalla loro versione ci metta le mani, la &quot;revisioni&quot;, racconti verit&agrave; scomode che possano intaccarne l&#39;immagine oleografica da loro custodita e tramandata nel tempo. Questo libro ripercorre l&#39;esperienza vissuta da Pansa nell&#39;ultimo anno, dopo l&#39;uscita del suo &quot;La Grande Bugia&quot;. Un lavoro scomodo, documentato e duro, che rimetteva in discussione il mito resistenziale e il ruolo giocato dai comunisti nel costruirlo, criticando al contempo quanti non accettavano nessuna forma di ripensamento o di autocritica. La reazione contro Pansa &egrave; stata durissima, costellata da gravi episodi di intolleranza. Ma l&#39;autore non si &egrave; fatto certo intimidire e nelle sue nuove pagine dimostra la validit&agrave; delle tesi che ha sostenuto, rivelando parecchie delle storie &quot;proibite&quot; dai gendarmi: da quelle di comandanti partigiani comunisti eliminati dal Partito perch&eacute; dissenzienti rispetto alle sue direttive, al ruolo ambiguo che esso svolse in una zona cruciale come l&#39;Emilia nel periodo successivo alla Liberazione. Insieme a queste, Pansa racconta molte altre vicende della resa dei conti sui fascisti sconfitti, grazie alle testimonianze di persone che, dopo 60 anni di silenzio, oggi parlano</p>, , <p>&nbsp;</p>, , <p>CODICE 1004</p>, , <p>&nbsp;</p>, , <p>categoria UNICI (&nbsp;QUADRANTE 8 )</p>,