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Libros antiguos y modernos

Agosti Aldo Marina Cassi

Espulso per tradimento. Storia di un detenuto comunista che chiese la grazia al Duce

Donzelli 2023,

18,00 €

Pali s.r.l. Libreria

(Roma, Italia)

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Detalles

Autor
Agosti Aldo Marina Cassi
Editores
Donzelli 2023
Materia
Comunismo Marxismo
Descripción
S
Sobrecubierta
No
Conservación
Nuevo
Encuadernación
Tapa blanda
Copia autógrafa
No
Primera edición
No

Descripción

16mo, br. ed- pp144. Cesare Cassi, un giovane comunista torinese, dirigente del partito clandestino, viene arrestato dalla polizia per attivit‡ sovversive. Líanno dopo, il Tribunale speciale fascista lo condanner‡ a quindici anni di reclusione, con líaccusa pesantissima di aver contribuito alla riorganizzazione del Partito comunista. Entrato in carcere, prima a Milano, poi a Volterra e infine a Spoleto, sconter‡ sette anni di prigione, esattamente nello stesso periodo di Antonio Gramsci, e come lui vivr‡ una dolorosa ´trasformazione molecolareª che, nel suo caso, lo porter‡ alla sofferta decisione di chiedere la grazia. Una scelta di questo tipo, per il Partito comunista allora clandestino, equivaleva a un tradimento: chi faceva domanda di grazia era considerato alla stregua di una spia o un provocatore, indipendentemente dal grado di coinvolgimento prima avuto nella causa, e veniva espulso dal partito. Chiedere clemenza al regime voleva dire fare tabula rasa del passato e al tempo stesso varcare una barriera verso un futuro di solitudine politica irreversibile. E cosÏ sar‡: il comunista duro e puro considerato dai suoi giudici ´fanatico e pervaso dalle pi˘ accese teorie sovversiveª non torner‡ mai pi˘ alla vita politica. Una coltre díoblio si stender‡ sulla sua storia di militante fino a farla scomparire. La vicenda di Cassi, raccontata attraverso le 278 lettere che scrisse alla famiglia negli anni del carcere, consente di affrontare líinedito nodo dei detenuti politici che sotto il fascismo decisero di chiedere la grazia (e spesso la ottennero), un fenomeno non insignificante a livello quantitativo, ma quasi ignorato dalla storiografia. Nel racconto di Cesare, il carcere fascista appare drammaticamente non solo come la palestra di formazione di quadri del Pci in cui lo hanno monumentalizzato la memorialistica anti fascista e la stessa storiografia, ma un luogo di oppressione e di umiliante svilimento dellíindividuo. La storia della vita spezzata in due di Cesare Cassi mette a nudo in maniera esemplare le problematiche esistenziali del rapporto tra pubblico e privato, tra sentimenti e bisogni, tra ideologia e vita. E per questo merita di essere conosciuta.