Libros antiguos y modernos
Matteo D'Ambrosio
EMILIO BUCCAFUSCA E IL FUTURISMO NEGLI ANNI TRENTA
LIGUORI, 1991
89,99 €
Studio Maglione Maria Luisa
(Napoli, Italia)
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Detalles
Descripción
Il volume indaga, sulla base di centinaia di documenti finora inediti o sconosciuti, le vicende del Futurismo a Napoli negli anni Trenta, con particolare riferimento all'attività di Emilio Buccafusca, di cui viene recuperata la vasta produzione creativa, dalla poesia alle tavole parolibere, dalle opere aeropittoriche al teatro radiofonico. L'ultimo capitolo fornisce un ampio panorama dei rapporti tra la cultura napoletana del Novecento alla ricerca della modernità e del rinnovamento attraverso i modelli dell'avanguardia. Il volume contiene oltre 350 illustrazioni.
Matteo D’Ambrosio insegna Storia della critica letteraria presso l’Università di Napoli “Federico II”. Semiologo e storico delle avanguardie, membro del comitato scientifico ministeriale per le celebrazioni del 50° anniversario della morte di F. T. Marinetti (1994-96) e ora del comitato ministeriale per le celebrazioni del centenario del primo Manifesto futurista, dopo aver ricostruito in sei volumi i rapporti tra il movimento futurista e la cultura napoletana ha pubblicato tra l’altro Futurismo e altre avanguardie e Le “Commemorazioni in avanti” di F. T. Marinetti. Futurismo e critica letteraria (entrambi Liguori, 1999).
Descrizione bibliografica Titolo: Emilio Buccafusca e il futurismo a Napoli negli anni Trenta
Autore: Matteo D'Ambrosio
Editore: Napoli: Liguori, 1991
Lunghezza: 677 pagine; 24 cm; illustrato
Peso: 1,5 Kg
ISBN: 8820719673, 9788820719678
Soggetti: Arte, Movimenti, Stili artistici, Futurismo, Futuristi, Artisti napoletani, Pittura contemporanea, Poetica, Avanguardia, Novecento, Anti-farmacia, Cangiullo, Avanguardie, Letteratura, Cultura, Aeropittura, Napoli, Anni Trenta, Musici poeti, Umberto Boccioni, Russia, Avvenirismo, Circumvisionismo, Molinari, Curio Mortari, Elettroni, Caffè dello Sport, Stampa napoletana, Ruota, Prima Linea, Riviste, Dissidenza, Sud, Tommaso Marinetti, Fucino, Opere, Fascismo, Bibliografia, Collaudi futuristi, Lirica bocciata, Scritti, Battaglie, Poesia di velocità, Monografie, Tavole, Pubblicità, Cartelloni, Libri rari, Vintage, Fuori catalogo, Movements, Artistic Styles, Futurism, Futurists, Neapolitan Artists, Contemporary Painting, Poetics, Avant-garde, Twentieth Century, Avant-Garde, Literature, Culture, Aeropittura, Naples, Thirties, Musics Poets, Aviationism, Circumvisionism, Electrons, Coffee of Sport, Press Neapolitan, Ruota, First Line, Journals, Dissidence, South, Works, Bibliography, Futurist Testing, Failed poetry, Writings, Fascism, Battles, Speed Poetry, Monographs, Tables, Advertising, Billboards, Rare Books, Out of print
Il futurismo degli anni trenta poteva contare a Napoli su un manipolo di adepti, conquistati alla causa della poesia parolibera e dell'aero-pittura da un Marinetti spesso presente sulla scena culturale partenopea. Ripercorrendo la strada segnata tra il '28 e il '31 dalle iniziative moderniste dei circumvisionisti, il gruppo di giovani artisti radunati intorno al pittore e poeta Emilio Buccafusca si inserisce nel filone di una sperimentazione in cui meccanicismo e spiritualismo si intrecciano: sotto il segno di una eclettica riproposizione di soluzioni linguistiche e iconografiche dell'avanguardia europea arriva ad assestarsi una ben codificata tradizione del nuovo. Più originale e imprevedibile appare il contributo di Francesco Cangiullo, futurista della prima ora che in questi anni riprende i contatti con il movimento, dando vita a intrattenimenti musicali che accoppiano la provocazione futurista alla valorizzazione della napoletanità. Il volume ricostruisce analiticamente il formarsi del gruppo, il percorso dei singoli protagonisti, le iniziative locali e la partecipazione alle mostre nazionali, riportando alla luce materiali inediti o dimenticati, provenienti dall'archivio personale di Buccafusca e dal Fondo Marinetti della Beinecke Library dell'università di Yale. Anche questo studio soffre tuttavia delle limitazioni che caratterizzano buona parte delle analisi dedicate al secondo futurismo: alla ricerca e alla pubblicazione dei documenti non corrispondono la lettura in filigrana delle dichiarazioni d'intenti n‚ l'approfondimento critico delle opere, in un approccio venato di trionfalismo che lascia in secondo piano il nodo del rapporto dei giovani futuristi con la politica fascista delle arti e con le istituzioni culturali del regime.