LIBRO La prima edizione stampata in Italia. Ottimo esemplare (al contropiatto e al frontespizio traccia di pecetta rimossa), freschissimo e in barbe, così come uscito dalla tipografia. Nel 1762 uscì ad Amsterdam la prima edizione del «Contract social» di Jean Jacques Rousseau, l’opera che ebbe «the most profound influence on the political thinking of the generation following its publication» (PMM, 207). Il successo fu straordinario: «immediatly after the pubblication of the first edition, eleven pirate editions — mostly in 12° format, and all bearing the date “1762” on the title-page — appared on the market in the same years. At last twenty-eight editions were published between 1762 and 1783» («Books that made Europe», p. 146). -- L’opera ebbe una fortuna immensa e presto valicò le Alpi per giungere nella penisola: «Le opere di Rousseau erano note e diffuse in tutta Italia poco dopo la loro pubblicazione. Circa il problema della loro introduzione, si può fondamentalmente ritenere che esse in gran parte pervenissero attraverso diretti acquisti fatti da letterati e funzionari dei vari governi italiani durante i loro frequenti viaggi. [.] Inoltre è certo che i librai smerciavano a profusione tali libri; e librai francesi poi si trovavano nelle principali città italiane. Proibizioni e divieti non impedirono per nulla la capillare penetrazione delle opere del ginevrino» (Rota Ghibaudi, «La fortuna», p. 26). E tuttavia la censura e l’ostilità dei governi ebbero come risultato che, fino al 1896, non comparvero in Italia edizioni rousseauviane: «Il triennio rivoluzionario, per l’esigenza di rendere quanto più possibile popolari i princìpi sui quali instaurare i nuovi ordinamenti, vide molte edizioni e traduzioni delle opere politiche di Rousseau, le quali sono spesso accompagnate da introduzioni o note, nelle quali è messo chiaramente in luce l’intento di tali divulgazioni, cioè far conoscere al popolo le opere dalle quali è scaturita la rivoluzione dell’89» (Rota Ghibaudi, «La fortuna», pp. 33-4). -- La prima edizione del «Contrat social» stampata in Italia apparve a Milano proprio nel 1796, presso l’editore Pogliani: attivo dal 1788, prima in Piazza Fontana, poi in Contrada de’ Bossi, in Corsia del Giardino (l’attuale via Manzoni) e infine in Contrada San Raffaele, con l’arrivo dei francesi prese a stampare soprattutto autori giacobini e opere filo-francesi: basti ricordare «All’Italia nelle tenebre, l’aurora porta la luce» di Enrico Michele L’Aurora, «Dell’educazione democratica da darsi al popolo italiano» di Girolamo Boccalosi e le «Considerazioni sulla costituzione cisalpina» di Francesco Reina. -- L’edizione del «Contrat sociali» di Pogliani si rivelò fondamentale per la circolazione in Italia del pensiero di Rousseau, e di fatto aprì la strada alle numerosissime edizioni e traduzioni italiane del filosofo francese: di Parigi (1796), di Genova e Venezia (1797), ancora di Milano per Bolzani, di Roma (1798) e di Firenze (1799). -- L’edizione risulta di notevole rarità: nell’Opac Sbn ne sono censiti solo 8 esemplari. S. Rota Ghibaudi, «La fortuna di Rousseau in Italia» (1750-1815), Torino, Giappichelli, 1961, n. 58, p. 324; S. Rota Ghibaudi, «L’influence de Rousseau en Italie pendant la révolution (1789-1799)», in «Annales historiques de la Révolution française», 34e Année, n. 170, «250e anniversaire de la naissance de Jean-Jacques Rousseau (1712-1778), Octobre-Décembre 1962, pp. 482-496, cit. p. 490; L. Firpo, Rousseau in Italia, in «Filosofia», XIV, 1963, pp. 265-294. S. Locatelli, «Edizioni teatrali nella Milano del Settecento», p. 505.
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