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Libros antiguos y modernos

Sestini, Domenico

Descrizione del Museo d’Antiquaria e del Gabinetto d’Istoria Naturale di Sua Eccellenza il Sig.re Principe di Biscari Ignazio Paternò Castello

nd,

3500,00 €

Pettini Antonio Libreria

(Roma, Italia)

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Detalles

Lugar de impresión
(Livorno)
Autor
Sestini, Domenico
Editores
nd
Materia
museologia museology museo museum sicilia sicily wunderkammer, collezionismo collection
Sobrecubierta
No
Conservación
Bueno
Encuadernación
Tapa dura
Copia autógrafa
No
Impresión bajo demanda
No
Condiciones
Usado
Primera edición
No

Descripción

In-8°, (2cc), XI, 108pp, antiporta incisa con due medaglioni, frontespizio inciso in cornice, una tavola ripiegata incisa a fine testo con due medaglioni, legatura in cartonato coevo, titolo manoscritto al dorso,piccolo difetto di stampa ultima pagina. Prima edizione della descrizione del Museo del Principe Biscari a Catania fatta dal numismatico Domenico Sestini (1750-1832). La collezione era wtata formata dal Principe Ignazio Paternò Castello di Biscari (1719-1786) ed era il museo più importante della Sicilia. Un interessante resoconto della visita a tale museo, nel 1787, apparve nel Viaggio in Italia di Goethe. Dopo aver visitato le sue collezioni di statue e vasi di bronzo, incluso un torso di Giove che Goethe conosceva da un calco nello studio di Tischbein, il Principe Vincenzo Biscari gli mostrò la collezione di monete. La Principessa Vedova quindi lo portò a visitare il gabinetto di vetri, che conteneva la collezione di ambre. ‘Ci fecero vedere urne, coppe e altri oggetti ricavati dall’ambra, ed era chiaro che doveva trattarsi di ambre di grandi dimensioni. Alcune conchiglie incise provenienti da Trapani ed altri squisiti avori erano l’orgoglio e la gioia della Principessa”. La collezione Biscari è probabilmente la Wunderkammer più a sud d’Europa, e contiene tutto, dagli strumenti scientifici e ottici, diversi esempi di manifattura e “bagattelle curiose”, armi affilate e armi da fuoco, costumi, tessuti dall’Asia, minerali e pietre incise, campioni di storia naturale, incluse stranezze teratologiche, fino all’importante gabinetto di monete e medaglie e una galleria di sculture e antichità. Il Principe era chiaramente un collezionista di pregio e anche generoso, dato che spedì una collezione di conchiglie rare a Thomas Hellis perchè le presentasse al British Museum nel 1766. Due delle medaglie commissionate dal Principe sono illustrate nella guida dell’abate Sestini. Murray II, p.119 In-8°, (2cc), XI, 108pp. Engraved frontispiece with two medallions, framed engraved title-page, a folded engraved plate at the end of the text with two medallions, contemporary hardcover binding, handwritten title on the spine, small printing defect on the last page. First edition of the description of the Principe Biscari Museum in Catania made by the numismatist Domenico Sestini (1750-1832). The collection was created by Prince Ignazio Paternò Castello di Biscari (1719-1786) and was the most important museum in Sicily. An interesting account of the visit to this museum in 1787 appeared in Goethe's Viaggio in Italia. After visiting his collections of bronze statues and vases, including a torso of Jupiter that Goethe knew from a cast in Tischbein's studio, Prince Vincenzo Biscari showed him the coin collection. The Dowager Princess then took him to visit the glass cabinet, which contained the amber collection. 'They showed us urns, cups and other objects made from amber, and it was clear that they must be large ambers. Some engraved shells from Trapani and other exquisite ivories were the pride and joy of the Princess." The Biscari collection is probably the southernmost Wunderkammer in Europe, and contains everything from scientific and optical instruments, several examples of manufacturing and “bagattelle curiose”, edged weapons and firearms, costumes, textiles from Asia, minerals and engraved stones, natural history specimens, including teratological oddities, and the important cabinet of coins and medals and a gallery of sculptures and antiquities. The Prince was clearly a valuable and even generous collector, as he sent a collection of rare shells to Thomas Hellis for presentation at the British Museum in 1766. Two of the medals commissioned by the Prince are illustrated in Abbot Sestini's guide. Murray II, p.119
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