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Libros antiguos y modernos

Demostene, Eschine, Hieronymus Wolff (Interprete)

Demosthenis & Aeschinis orationes atque epistolae, quae ad nostram aetatem pervenerunt, omnes Partim recens conversae, partim . recognitae . per Hieronymum Wolfium

Oporinus, 1553

400,00 €

Bosio Giovanni Studio Bibliografico

(Magliano Alpi, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1553
Lugar de impresión
Basileae
Autor
Demostene, Eschine, Hieronymus Wolff (Interprete)
Editores
Oporinus
Materia
cinquecentine proibiti, rari censurati, umanesimo
Sobrecubierta
No
Idiomas
Latin
Copia autógrafa
No
Impresión bajo demanda
No
Condiciones
Usado
Primera edición
No

Descripción

Quattro parti unite in 8° (12 x 18,5), cartonatura settecentesca con titoli calligrafati al dorso, cerniera anteriore parzialmente staccata. Volume primo: pp (8), 341, (1); la collazione di SBN è: (12), 347 p., 348-513 col., (2) p.; volume secondo: (1), pp 13-326, (2) bianche; volume terzo: (2), pp 5-324; volume quarto: (3), 6-325, (1) (assenti le 'Castigationes demosthenicae editionis latinae & postremae huius, per eundem Hieronymum Uuolfium. Item epigrammata quaedam, lectu dignissima', pp 17, per censura, essendo il commento diretto del Wolff: troviamo solo quelli di Cicerone, Quintiliano, Erasmo, Vives. La data si ricava dalla prefazione alla prima parte; esemplare pesantemente censurato: a tutti i frontespizi, il nome del Wolfius e del tipografo; spesso, il nome del Wolff è 'sbiancato' nel testo; a p 257, una carta bianca è stata incollata sul testo; p 541 e 542 sono incollate insieme; nel tomo quarto, la seconda carta ha il testo coperto da una carta bianca; mancano le prime cc (presente però il frontespizio) del secondo tomo, che inizia da p 13, probabilmente anche in questo caso per motivi di censura, perchè il testo di p 13 è completo, inizia una nuova parte: l'ignoto censore ha 'oscurato' solo i passi ed i nomi indicati dalla censura ecclesiastica, come prescritto dalle vigenti consuetudini. Timbretto alla sguardia, frontespizio e prima carta del tomo primo; altro timbretto al primo frontespizio e a p 19 del tomo primo. Affascinante esemplare documento di un'epoca, cassato è il nome dell'Oporinus (m. 1568), chiaroveggente stampatore umanista, filologo, docente universitario di greco, libraio, amico e poi traditore del Melantone, nella cerchia di Lutero, Calvino, Munster, Froben, Serveto, Socino, Vesalio; amico e poi detrattore di Paracelso; cassato il nome di Jeronymus Wolfius Oetigensis (m. 1580), umanista, classicista, bibliotecario, autore di opera sull'eresia ariana. Demostene, in questi discorsi, d'altronde, difende con tenacia l'indipendenza di Atene, è simbolo della libertà e della resistenza del debole contro un oppressore. Da uno a due esemplari censiti in SBN, di cui diversi mutili, presumiamo per motivi analoghi ai nostri.