In 4° (22,4x16 cm); 2 parti in un volume: (24), 9-912 pp. e (14 ), 222 pp. La seconda parte, con frontespizio proprio contiene La cronologia ecclesiastica del R. P. F. Honofrio Panvinio Veronese, Frate Eremitano di SantAgostino. DallImperio di C. Giulio Cesare Dittatore, fin allImperator Cesare Massimiliano II. dAustria, Pio, Felice, Perpetuo, Augusto. Tadotto nuovamente dalla lingua Latina nellItaliana, supplita, & ampliata daò MDLXVI. Sin lAnno MDCVI. Dal R. M. Bartolomeo Dionigi da Fano et dallAnno MDCVI. Fin allAnno MDCXII. da D. Lauro Testa, & altri. Bella legatura coeva in piena pergamena con titolo chiosato da abile mano coeva al dorso. Leggere tracce di polvere alla legatura. Antica firma di appartenenza privata al frontespizio Ad usum de Rossi. Nel primo frontespizio, stampato in rosso e nero, armi papali, nel secondo frontespizio la bella marca tipografica di Barezzo Barezzi. Lopera presenta oltre 200 xilografie con i ritratti dei Papi e gli stemmi delle famiglie di provenienza, testatine, capolettera e finalini incisi. Una piccola mancanza di carta allangolo inferiore basso di carta a5 della seconda opera, dovuta ad un difetto della carta antecedente la stampa che interessa solo la parte bianca e non il testo, del tutto ininfluente. Esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Belledizione veneziana notevolmente aumentata ed aggiornata al 1623 di questa celeberrima fonte storica opera del famoso umanista e gastronomo, Bartolomeo Sacchi, detto il Plàtina (Piadena in provincia di Cremona, 1421 Roma, 21 settembre 1481). Dopo aver prestato servizio militare presso Francesco Sforza e Niccolò Piccinino come mercenario si trasferì poi a Mantova per avviarsi agli s tudi umanistici sotto la guida di Ognibene da Lonigo. Nel 1453 il Platina entrò al servizio diretto dei Gonzaga divenendo precettore di Ludovico III Gonzaga. Nel 1457 si stabilì a Firenze per seguire le lezioni di Giovanni Argiropulo, celebre umanista di orientamento platonico. Qui strinse amicizia con celebri umanisti quali Marsilio Ficino, Poggio Bracciolini, Francesco Filelfo, Cristoforo Landino, Leon Battista Alberti, Giovanni Pico della Mirandola e molti altri. Sempre a Firenze divenne precettore presso la famiglia Medici e legandosi anche, alla famiglia Capponi, di parte repubblicana. Amante dei classici latini e greci fu anche abile storico. Nel 1461, seguendo il Cardinale Francesco Gonzaga si stabilì a Roma dove, entrato in contatto con la corte pontificia, venne da questa precettato in qualità di abbreviatore. Servì sotto i papi Pio II, Paolo II e Sisto IV. In particolare sotto il secondo è da ricordare che fu da questi, insieme ad altri abbreviatori rinchiuso nelle carceri pontificie e torturato con laccusa di aver cospirato contro il papa. Scagionato da ogni accusa fu ben accolto da papa Sisto IV che lo nominò direttore della Biblioteca Vaticana. Qui potendo attingere liberamente alle enormi riserve di notizie conservate presso listituto, compose alcune delle sue opere più celebri quali il Liber de vita Christi ac omnium pontificum, il De Principe, il De Vera Nobiltate, il De falso et vero e bono ed appunto Delle vite de Sommi Pontefici. E di questi anni anche il suo celebre trattato gastronomico, il De honesta voluptate et valetudine. Lopera del Platina è qui notevolmente integrata grazie al contributo di diversi studiosi come Ciccarelli Antonio, Stringa Giovanni, Dionigi Bartolomeo, Tomasucci Francesco. Onofrio Panvinio e Testa Lauro. Importante fonte storica ed iconografica per la storia del papato romano. Esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Rif. Bibl.: ICCU IT\ICCU\UM1E\001384.