Detalles
Lugar de impresión
in Ferrara
Editores
Presso Bernardino Pomatelli
Materia
Numismatica ed economia, Emilia Romagna, Ferrara
Impresión bajo demanda
No
Descripción
In-4° (287x210mm), pp. IX, 208, legatura ottocentesca m. pelle marrone con dorso a 4 nervi decorati in oro con titolo in oro e filetti a freddo entro scomparti. Sguardie rosa. Frontespizio in rosso e in nero. Dedica a stampa al Conte Bartolomeo Masi e ai signori Savj del Maestrato di Ferrara. 84 xilografie di monete n.t. Testatine e capilettera incisi ornati o istoriati. Manca la prima carta (bianca), un timbro di possesso ottocentesco e una macchia da tentata bruciatura al centro di p. 25, ma nel complesso ottimo esemplare. Prima e unica edizione. Vincenzo Bellini (Giambulaga, Ferrara, 1708-ivi, 1783) fu parroco di Cassana, presso Bologna, dal 1737 al 1758, nonché illustre cultore di studi numismatici, storico, linguista e proprietario del fondo originario di monete ed antichità che costituì poi il nucleo del futuro Museo Civico di Ferrara. Sviluppò relazioni e scambi con i grandi del suo tempo ed illustrò le monete medievali di tutta Italia con un'ampiezza inusitata. Una parte delle sue opere è composta in italiano: i suoi contemporanei le considerarono come un supplemento alle monumentali fatiche del Muratori. Per noi lettori moderni il suo lavoro conserva un sapore di freschezza. La sua prima opera compiuta tratta Dell'antica lira ferrarese di Marchesini detta volgarmente Marchesana ed è la storia della moneta ideale locale, in cui per quasi tre secoli si effettuarono contabilità e contratti' (Ferdinando Bassoli, Monete e medaglie nel libro antico, p. 58). '[Opera] fondata su ampie ricerche d'archivio ed assai favorevolmente recensita dalle Novelle della repubblica letteraria (1755, pp. 36 ss.) e dalle Novelle letterarie pubblicate in Firenze (XVII[1756], coll. 471 ss.). Si tratta d'un notevole esempio di 'descrizione storica' d'una moneta ideale condotta, con acume e con diligenza, attraverso le vicende della sua circolazione, anche se una volta soltanto il suo vero valore è calcolato sul reale valore delle merci. Ogni documento pur minimamente utilizzabile viene attentamente esaminato in ogni sua parte; mentre le notizie di storia, invece che per delineare il quadro economico e politico in cui iscrivere le monete, sono riferite piuttosto per non procurar 'tanto tedio' al letore.' (Nicola Parise in D.B.I., VII, pp. 716-718). Ranghiasci, F/18: 'È questa una dissertazione eruditissima nella quale si correggono il conte Carli circa il giusto valore della Lira de Marchesini ed il Muratori In somma la dissertaz. oltre ad essere arricchita di moltissime medaglie, è piena dimportanti annotazioni riguardanti la storia civile di Ferrara Opera tanto in credito de dotti, tanto divenuta rara'. Lozzi. 1620: 'Opera di numismatica molto importante per le ricerche storiche delle prime origini del batter moneta in Ferrara'. Catalogo Einaudi, n. 390. Bassoli, cit. e Parise, cit.