Libros antiguos y modernos
Morandi Benedetto.
(De laudibus Bononiae contra Senenses).
Bologna, Ugo Rugerius, 12 Aprile 1481., 1481
12500,00 €
Mediolanum Libreria Antiquaria
(Milano, Italia)
Los gastos de envío correctos se calculan una vez añadida la dirección de envío durante la creación del pedido. El vendedor puede elegir uno o varios métodos de envío: standard, express, economy o in store pick-up.
Condiciones de envío de la Librería:
Para los productos con un precio superior a 300 euros, es posible solicitar un plan de pago a plazos al Maremagnum. El pago puede efectuarse con Carta del Docente, Carta della cultura giovani e del merito, Administración Pública.
Los plazos de entrega se estiman en función de los plazos de envío de la librería y del transportista. En caso de retención aduanera, pueden producirse retrasos en la entrega. Los posibles gastos de aduana corren a cargo del destinatario.
Pulsa para saber másFormas de Pago
- PayPal
- Tarjeta de crédito
- Transferencia Bancaria
-
Descubre cómo utilizar
tu Carta del Docente -
Descubre cómo utilizar
tu Carta della cultura giovani e del merito
Detalles
Descripción
Causa scatenante che portò alla stesura di questa Orazione da parte di Benedetto Morandi (1410 ca.-1478), umanista e giureconsulto bolognese, cancelliere del comune di Bologna e storico della città, fu la decisione presa da Papa Pio II Piccolomini di dare la precedenza, in un’udienza pubblica del 1474, agli ambasciatori senesi a scapito di quelli bolognesi. Il manoscritto autografo dell’orazione, risalente al 1476, reca il titolo “De praestantia urbis Bononiae supra civitatem Senarum” ed è custodito presso la Biblioteca Universitaria di Bologna, ms. 1095 (cfr. L. Frati, Indice dei codici latini conservati nella R. Biblioteca Universitaria di Bologna, Firenze, Galletti e Cocci 1909, p. 307, n. 593). Allo scopo di dimostrare la maggiore autorità di Bologna rispetto a Siena, il Morandi celebra la città dello Studio e dei Bentivoglio dedicando ampio spazio alla sua storia più antica ed ai suoi monumenti.
Bologna, grazie agli umanisti raccolti attorno alla corte di Giovanni II Bentivoglio e a suo figlio, Antongaleazzo, si configura alla fine del quattrocento come centro di eccellenza per la ricerca antiquaria: “Alcuni dotti di Bologna, attivi presso la corte bentivolesca, indagarono le fasi più remote della loro città, con forzature fantasiose ma anche con un’attenzione per i resti materiali di epoca romana. Il vivo interesse per le origini della propria città e per le testimonianze antiche della sua storia (fra le quali assumevano un’importanza crescente i documenti epigrafici) era condiviso da molti altri intellettuali in Germania e nei Paesi Bassi, molti dei quali almeno in parte si erano formati presso lo Studio bolognese. Se è difficile stabilire quale sia stato lo specifico apporto bolognese nella maturazione dell’interesse per l’antico di questi personaggi, a Bologna può in ogni caso essere riconosciuto un fondamentale ruolo di crocevia nella circolazione degli interessi antiquari che attraversarono l’Europa rinascimentale.” (S. Rambaldi). Tra gli altri va citato Konrad Peutinger (1465-1547) che studiò appunto a Bologna e Padova. H 11611. GW M25448. IGI 6733. BMC VI 806. Goff M860. L. Runghiaschi, Bibliografia storica delle città, e luoghi dello Stato Pontificio, vol. 1, p. 37, n° 141. S. Rambaldi, Vetera rerum exempla. La cultura antiquaria fra Bologna e l’Europa nei secoli XV-XVII. A. Manfron, A. M. Scardovi Bonora, La stagione dei Bentivoglio nella Bologna rinascimentale. Le testimonianze librarie, p. 546, n° 27.