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Libros antiguos y modernos

D'Ayala, Sebastiano Massei, Vincenzo

De la liberté et de l'égalité des hommes et des citoyens avec des considérations sur quelques nouveaux dogmes politiques, unito con: L'insussistenza della libertà e dell'uguaglianza impugnata dimostrativamente

Orgeas (de l'Imprimerie Mairesse) Soffietti, 1793-1795

900,00 €

Bosio Giovanni Studio Bibliografico

(Magliano Alpi, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1793-1795
Lugar de impresión
Turin Torino
Autor
D'Ayala, Sebastiano Massei, Vincenzo
Editores
Orgeas (de l'Imprimerie Mairesse) Soffietti
Materia
illuminismo, controrivoluzione
Sobrecubierta
No
Idiomas
Francés
Copia autógrafa
No
Impresión bajo demanda
No
Condiciones
Usado
Primera edición
No

Descripción

Due opere legate in 8° (cm 10,5 x 19,3), bella legatura posteriore mezza pelle in perfette condizioni, titoli e fregi in oro al dorso, piatti in carta marmorizzata, pp viii, 219, (5) per la prima opera; (2), 36 per la seconda. Esemplare in buone condizioni, bruniture accentuate localizzate alle prime tre carte e alle ultime due, lievi bruniture a tutte le carte nella parte impressa. Il volume raccoglie due trattati, uno di noto autore e l'altro misconosciuto libello, violentemente reazionari, ad opera di intellettuali impensieriti dal diffondersi a macchia d'olio delle idee rivoluzionarie, destabilizzatrici di ogni ordine sociale, ben oltre i confini della Francia. La prima è l'edizione torinese della traduzione italiana, uscita contemporaneamente a Vienna presso Alberti e a Pavia presso Comino, della prima edizione francese (Vienna, Alberti, 1792) dell'opera del conte d'Ayala (1744-1817), uomo politico, amico di Casanova, traduttore del Metastasio. L'A. si propone di analizzare la neonata 'Constitution' francese, onde far luce sui suoi demagogici presupposti, i concetti di 'liberté' e 'égalité', scaturiti dal roussoiano 'mito del buon selvaggio', nostalgico e improponibile in un contesto di 'Nations policées'. Alla luce del 'Contrat social', dell'Esprit des lois', di Locke e di ignoti libelli rivoluzionari e giacobini di cui cita passi, tenta di dare una ragion d'essere alla schiavitù, nonchè di delimitare il concetto di libertà, inteso in senso assoluto e concreto dai novelli legislatori transalpini, a un principio puramente astratto, che di fatto non intacchi consolidati equilibri e gerarchie; biasima inoltre la confisca dei beni del Clero e la compromissione dell'inalienabile Diritto di Proprietà, con le conseguenze deleterie che ne derivano a livello di pubblica amministrazione e riscossione delle imposte. La seconda opera riporta il 'ragionamento quaresimale' recitato dal Padre Lettore Massei di Lucca il 6 aprile 1795 nella chiesa di S. Domenico a Torino, ribadimento del diritto divino della monarchia, della necessità della diseguaglianza sociale, e confutazione di 'Obbesio' (Hobbes), Spinoza, Rousseau. Segue una descrizione dell'attuale regime del Terrore, smentita fattuale degli illusori principi di libertà e uguaglianza testè proclamati dagli 'orgueilleux novateurs', e una messa in guardia a ogni classe sociale italiana del pericolo per ogni Paese, del guardare con simpatia agli 'apostati' e 'mostri'. Aleggiano, su tutte le pagine, sgomento e sbigottimento per l'esecuzione del sovrano francese, avvenuto meno di tre mesi prima. Goldsmiths'-Kress Library of Economic Literature: n. 15421. DBI, Roma, 1960 - IV, 729. Due esemplari censiti in SBN per la prima opera, nessuna copia trovata per la seconda in nessuno dei repertori consultati.