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Libros antiguos y modernos

Porta Giovan Battista (Della).

De distillatione lib. IX. Quibus certa methodo, multiplicique artificio, penitioribus naturae arcanis detectis, cuiuslibet mixti in propria elementa resolutio, perfectè docetur.

Roma, Ex typographia Rev. Camerae Apostolicae, 1608.,

8500,00 €

Mediolanum Libreria Antiquaria

(Milano, Italia)

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Detalles

Autor
Porta Giovan Battista (Della).
Editores
Roma, Ex typographia Rev. Camerae Apostolicae, 1608.
Idiomas
Italiano

Descripción

In-4°; 10 cc., 154 pp., 3 cc.; stemma dell'autore al titolo, suo ritratto all'età di 64 anni inciso da Giacomo Lauro, preceduto da sei carmi celebrativi stampati in ebraico, greco, siriaco, persiano, cirillico e armeno con rispettive traduzioni latine; numerose illustrazioni xilografiche e iniziali decorate o istoriate lungo il testo. Brossura muta ottocentesca, titolo manoscritto al dorso (minime mancanze al dorso), custodia moderna in mezza pelle. Antico titolo manoscritto al taglio frontale. Qualche sporadica fioritura e occasionali bruniture. Prima edizione di questo celebre trattato sulle tecniche distillatorie, ampiamente illustrato. Il partenopeo Giambattista Della Porta propone qui un nuovo alambicco in grado di ottenere acquavite da un’unica distillazione, intuendo per primo il principio della colonna di distillazione. Battezzata dal suo creatore con il suggestivo nome di Idra dalle sette teste, questa invenzione, descritta e illustrata a p. 41, modificò per sempre la storia della distillazione, anticipando la moderna strumentazione. Con una metodologia interpretativa tipica del Della Porta, autore di un fortunato trattato sulla fisiognomica, alcune delle altre immagini che accompagnano il testo, mostrano i tipi di alambicchi accostati per similitudine di forma ad animali quali lo struzzo, la tartaruga, l'orso e il pellicano. Di notevole interesse tipografico la raccolta di versi celebrativi al primo fascicolo, che fa bella mostra dei caratteri orientali della Tipografia Vaticana ereditati dalla Stamperia camerale, compresi i celebri tipi disegnati da Granjon. Riccardi I, 312. Duveen p. 481. Norman 1725. Partington II, p. 24.