Cornucopiae linguae latinae.

In-folio; 18, 354 cc., 1 c. con il registro, assente l'ultima c. bianca. Bella legatura italiana coeva in tutto marocchino su assi lignee, riccamente decorato a secco con motivi geometrici e floreali, tracce dei fermagli metallici (qualche restauro alle estremità, al piatto anteriore e al dorso, tracce d'uso alle cerniere, sguardie rinnovate). Lievi fioriture e gore occasionali; carta del titolo un poco ingiallita e con un angolino rinforzato; un forellino di tarlo al margine interno bianco di poche carte; due strappi restaurati, uno alla c. 175 che tocca qualche lettera, l’altro al margine inferiore bianco dell'ultima carta. Ex-libris al contropiatto della collezione Alexander Rosenberg. Bell’esemplare. Editio princeps stampata da Paganino della più importante opera dell’umanista e filologo di Sassoferrato Niccolò Perotto (1430-1480), “una summa del sapere umanistico, fonte dei lessici di Ambrogio Calepino e Robert Estienne, ricca di discussioni linguistiche ed erudite, nonché di migliaia di citazioni da autori antichi, in parte non tramandate altrove, forse falsificazioni umanistiche” (DBI s.v.).
Nato nell'idea dell'autore come un commento a Marziale, questo testo è poi stato notevolmente ampliato divenendo un maestoso repertorio di riferimento per forme e vocaboli della lingua e della letteratura latine. Anche Aldo Manuzio lo stampò nel 1499 e nel 1513. H 12697*. GW M31093. IGI 7419. BMC V, 455.