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Libros antiguos y modernos

Tassoni Alessandro

Considerazioni sopra le Rime del Petrarca col Confronto de' luoghi de' Poeti antichi di varie lingue. Aggiuntavi nel fine una scelta dell'Annotazioni del Muzio ristrette, e parte esaminate

appresso Giulian Cassiani, 1609

220,00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1609
Lugar de impresión
in Modona
Autor
Tassoni Alessandro
Editores
appresso Giulian Cassiani
Materia
Letteratura italiana, Esegesi petrarchesca, Seicentine modenesi
Sobrecubierta
No
Conservación
Bueno
Idiomas
Italiano
Copia autógrafa
No
Impresión bajo demanda
No
Condiciones
Usado
Primera edición

Descripción

In-8° (154x99m), pp. (16), 576, (1) di registro, legatura ottocentesca m. pelle verde con titolo, filetti e decori in oro al dorso. Piatti marmorizzati cailloutés. Tagli a spruzzo. Impresa editoriale allegorica incisa su rame al frontespizio con una conchiglia posata su una roccia entro cornice istoriata con motto entro cartiglio 'Succo meo'. Tavola preliminare dei sonetti. Fregi tipografici incisi, un fregio floreale xilografico alla carta di registro. Un'annotazione di mano ottocentesca. Esemplare rifilato, con uno strappo (con perdita di lettere di testo) al margine inferiore della quarta carta preliminare. In buono stato nel complesso. Prima edizione (e unica edizione apparsa vivente il Tassoni) di uno dei più interessanti documenti dell'esegesi petrarchesca di età barocca. Il Tassoni stese il presente commento nel 1602 nel corso di un suo viaggio in Spagna, riprendendolo e ampliandolo in seguito, al punto che di esso esistono ben 4 diverse redazioni. 'Il critico acuto e sagace vi appare qua e là, ora nell'esegesi di passi oscuri, ora in osservazioni di cui faran tesoro i commentatori successivi, ora nella protesta contro l'accusa di plagio fatta al Petrarca, protesta che egli appoggia sui documenti, mostrando una non comune conoscenza dei poeti toscani e provenzali. Tuttavia, più che come lavoro filologico, l'opera del Tassoni è interessante come una caratteristica manifestazione del suo spirito bizzarro. Qui ci soffermano le allusioni alla sua vita privata, là le frecciate contro l'Accademia della Crusca. Per il Petrarca egli professa una ammirazione grande. ma si sdegna contro i petrarchisti 'zucche secche', 'cervelli di formica' ' (Elena Ceva Valla in Dizionario Bompiani delle Opere, II, p. 391). Amplissime furono le polemiche suscitate dal commento tassoniano, principalmente ad opera di Giuseppe degli Aromatari d'Assisi (Assisi, 1587-1660), letterato, allievo di Girolamo Fabrici d'Acquapendente, medico a Venezia per un cinquantennio, autore di rinomate opere scientifiche. Egli iniziò le sue lunghe polemiche col Tassoni, istigato, pare, da Cesare Cremonino e Paolo Beni, con le 'Risposte' del 1611, intese a fornire una sistematica confutazione (pur tra travisamenti lampanti) delle annotazioni del Tassoni, che dapprima replicò con gli 'Avvertimenti di Crescenzio Pepe di Susa' (1611) e poi, nel 1613, con la 'Tenda Rossa', che chiuse la polemica, rispondendo a sua volta alla controreplica dei 'Dialoghi di Falcidio Melampodio'. Puliatti, I, pp. 58-65, n. 16. Vinciana, 3857: 'In luogo della ded. appare al v. della 2a c. la celebre coraggiosa 'vicededicatoria'. Fontanini, II, 57. Graessem VI, II, p. 40. Rossi, Bibliografia delle Opere del Tassoni, pp. 38-40. Allacci, p. 23. Tiraboschi, V, p. 199. Haym, III, p. 156. Ferrazzi, pp. 269-270. Fiske, p. 49. Fowler, p. 461. Angeli, p. 27. Celebrazioni del III Centenario Tassoniano, p. 27.
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