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Libros antiguos y modernos

Muzzi, Luigi

Considerazioni di L. M. sopra una lettera del signor professor Giovanni Rossi Toscano concernente a Girolamo Segato

dalla Reale Tip. Eredi Soliani,, 1836

160,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1836
Lugar de impresión
Modena,
Autor
Muzzi, Luigi
Editores
dalla Reale Tip. Eredi Soliani,
Materia
MODENA SOLIANI PIETRIFICAZIONE MUMMIFICAZIONE MUMMIE PRATO
Idiomas
Italiano

Descripción

In 8° (20,3x13,5 cm); 20 pp. Senza legatura ma in ottime condizioni di conservazione. Prima rarissima edizione, tre soli esemplari censiti in ICCU, in ottime condizioni di conservazione di questo scritto di Luigi Muzzi (trattasi forse del grande patriota nato a Prato) di commento ad una lettera del noto medico toscano Giovanni Rossi nella quale Rossi commenta l’opera del grande Girolamo Segato (San Gottardo di Sospirolo in provincia di Belluno, 13 giugno 1792 – Firenze, 3 febbraio 1836) sostenendo di aver individuato un metodo di mummificazione simile a quello del Segato stesso. Girolamo Segato fu un celebre cartografo, naturalista ed egittologo italiano che mise a punto una particolare tecnica in parte simile alla mummificazione, ma assolutamente unica: consisteva in una mineralizzazione, erroneamente chiamata pietrificazione. Segato applicherà questa sua tecnica a decine di preparati, soprattutto parti di anatomia umana. Ancora oggi reperti pietrificati sono perfettamente conservati presso l'Università degli studi di Firenze. La particolarità di questo processo ideato da Segato, consiste nella conservazione dei colori originali dei tessuti trattati, i quali mantengono anche la loro elasticità. Fu per questo motivo soprannominato Il Pietrificatore. Ostacolato dalla società del suo tempo, si sparse la voce che avesse appreso conoscenze dalla magia egiziana. Fu difeso da papa Gregorio XVI, suo concittadino. Fu spinto a distruggere tutti i suoi appunti, prima di morire, in seguito al diniego del Granduca di Toscana, al quale aveva offerto un tavolo di carne pietrificata, di finanziare le sue ricerche. Si portò quindi nella tomba il segreto della tecnica da lui messa a punto, la quale nonostante i numerosi studi e tentativi di imitazione, resta tutt'oggi misteriosa. Si dice che in punto di morte volesse rivelare il suo segreto all'amico Pellegrini (soprannominato Pellegro), ma la morte lo colse anzitempo. Degli studi di Segato non ci rimangono che i campioni da lui pietrificati, e la sua figura resta avvolta nel mistero e nella leggenda. L’opera qui presentata venne pubblicata lo stesso anno della morte di Segato e si trova citata nella bibliografia delle opere dedicate a Segato. Prima rara edizione.
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