Conflagrazione. Epopea parolibera di Paolo Buzzi. Con studio critico introduttivo di Alberto Viviani e una nota esplicativa di Emilio Guicciardi

LIBROEdizione originale.Straordinario esemplare in condizioni perfette, completo di una rarissima fascetta editoriale stampata su fragile e sottilissima carta rosa, che recita: «Una preziosa rarità bibliografica. Con quest’opera, rimasta inedita fino ad oggi, e l’unica del genere, il lettore non solo potrà rendersi conto di cosa fosse la Poetica Barricadera Futurista ma anche seguire, attraverso le Tavole Parolibere di Buzzi, la cronistoria di quell’immane sconvolgimento che fu la guerra del 1915 - 1918»; l’esemplare è così ben conservato perché ancora entro il rarissimo cofanetto editoriale a conchiglia in simil pelle rossa, stampato in oro al dorso con autore, titolo cubitale ed editore al piede.Il «poema epico parolibero» «Conflagrazione», articolato in quasi trecento singole tavole — veri e propri quadri paroliberi — a cui Paolo Buzzi lavorò negli anni della Prima guerra mondiale, dal 1914 (la prima tavola conservata reca la data del 2 agosto, «L’ultimatum tedesco alla Russia e alla Francia») al 1918 (l’ultima tavola reca la data del 3 novembre 1918, armistizio di Villa Giusti) — non fu mai pubblicato, nonostante i reiterati annunci tra 1919 e 1920. Solo al principio degli anni Sessanta un gruppo di amici del poeta, in collaborazione con la moglie del poeta Maria Buzzi, concertò la presente edizione con le tavole riprodotte in tecnica fotostatica in un numero di copie limitate su carta uso mano» (oltre a quindici esemplari numerati su «carta a mano Fabriano» di color paglierino, rilegati). -- La mancata pubblicazione dell’opera all’epoca del suo concepimento e il tardivo omaggio costituito dall’edizione 1963 hanno fatto sì che questa stupefacente creazione sia rimasta completamente ignorata dagli storici e critici che — numerosi — si sono occupati delle parole in libertà futuriste e del rapporto tra futurismo e Prima guerra mondiale. «Information on this œuvre are amazingly scarce» lamentava giustamente Monica Biasiolo nel suo seminale saggio del 2012, il primo a gettare un po’ di luce su questo capolavoro dimenticato: «Lesser known than the works of these artists, if known at all, is “Conflagrazione. Epopea parolibera” by Paolo Buzzi, one of the most interesting works ever produced within the field of Futurism and one which actually exceeds it. The lack of its critical reception is caused by the delay of the publication of his volume and its scanty number of copies» (p. 181). -- Con «Conflagrazione» Buzzi sembra essere stato l’unico, tra i futuristi e i modernisti italiani, a comprendere che enormità ed eccezionalità della Grande Guerra comandavano un nuovo linguaggio, nuove forme espressive che né il verso libero e nemmeno lo sperimentalismo parolibero — già largamente utilizzato, alle soglie del 1915, dallo stesso Buzzi — potevano conseguire. Una rivoluzione linguistica che tuttavia non ebbe seguito, se non in questo in questo omaggio del 1963, qui in esemplare di eccezionale completezza.Cammarota, Futurismo, n. 68.36; Biasiolo, The Great War in the Words-in-Freedom Style of an Atypical Futurist: Conflagrazione by Paolo Buzzi (in: The History of Futurism, Lanham et al. 2012: 179-197); Come d’autunno: la Grande Guerra nella Raccolta Isolabella (Milano 2022), pp. 36-45 n. 45