Le prime quattro annate complete della storia rivista di poesia diretta da Adriano Grande, di cui le prime due rilegate in due volumi in-8° (250x170mm) in tela decorata a motivi ondulati policromi, e le restanti due a fascicoli sciolti (6 fascicoli per annata, nel medesimo formato dei precedenti) in brossura originale. Numerose tavv. in b.n. f.t. riproducenti opere di artisti novecenteschi. Ottimo esemplare. Il periodico, uscito con cadenza bimestrale e poi mensile fino al 1939 in complessivi 57 fascicoli, e diretto da Grande insieme a un Comitato di redazione composto da Debenedetti, Montale, Sbarbaro, Solmi, accolse (secondo una linea che idealmente proseguiva quella della celebre rivista 'La Riviera Ligure') scritti dei principali autori italiani del tempo (Quasimodo, Saba, Penna, Sbarbaro, Pea, Barile, Comisso, Manzini, Gargiulo, Malaparte, Loria, Descalzo, Raimondi, Giotti, Solmi, ecc.), affiancando ad essi prime versioni italiani di importanti lirici stranieri. 'Nel 1931, [Grande] fondò a Genova la rivista Circoli, concepita già nel 1924 e alla quale è legato indissolubilmente il suo nome. Il periodico, che intendeva raccogliere l'eredità delle riviste torinesi e della fiorentina Solaria, con la quale ebbe in comune numerosi collaboratori, si propose come 'rivista di poesia' (circostanza già di per sé inconsueta per quegli anni), spazio privilegiato per il definitivo affermarsi delle voci significative della lirica italiana, da U. Saba a G. Ungaretti, fino a Montale, ma anche S. Penna, L. De Libero, L. Sinisgalli, A. Bertolucci. Pur segnata da un certo eclettismo della linea editoriale, Circoli fu piuttosto attenta alla ricezione della poesia straniera; nel 1932, per esempio, vi venne pubblicato il poema La terra desolata di T.S. Eliot nella traduzione di M. Praz. Nella sua veste di direttore, il G. si impegnò soprattutto nel dare equilibrio alle varie anime della rivista e nel far rispettare l'austero 'Programma iniziale', che faceva di Circoli una rivista nata 'da pochi' e 'a pochi' diretta, per cui la letteratura veniva a essere l'esclusivo terreno di intervento dello scrittore.' (Massimiliano Manganelli in D.B.I., 58, 2002). La prima versione italiana de 'La terra desolata' di Eliot, dovuta a Praz, è alle pp. 27-57 del numero 4 della seconda annata (luglio-agosto 1932). 'Nel 1934 si trasferisce da Genova a Roma dove si forma un nuovo comitato direttivo, ulteriormente modificato nel 1935 (quando 'Circoli' diventa mensile e da rivista di poesia si tramuta in rivista di poesia, letteratura, critica, arte e politica) e di cui fanno parte Agnino, Falqui, Gallian, Grande, Ungaretti. Proseguendo nella tradizione di altri periodici liguri come Espero e in parte Riviera Ligure, 'Circoli' rivolge le sue attenzioni quasi esclusivamente alla poesia e si trasforma in un importante luogo di convegno della poesia italiana degli anni 1930. Positivo rilievo viene dato, almeno nei primi fascicoli, alla divulgazione dei testi della poesia moderna straniera (il n. 6 del 1933 è tutto dedicato alla moderna poesia nordamericana). Dal 1937 in poi la rivista favorisce un sempre maggior accostamento alle posizioni del fascismo. (Dizionario degli Autori Italiani Contemporanei, Vallecchi, 1974, p. 316).