Libros antiguos y modernos
Eduardo Tartaglia, Aldo Giuffrè
CI STA UN FRANCESE UN INGLESE E UN NAPOLETANO
ALFREDO GUIDA, 2003
14,39 €
Studio Maglione Maria Luisa
(Napoli, Italia)
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Detalles
Descripción
Salvatore è un militare in missione umanitaria in un paese del Medioriente. Per un gioco del destino il giovane dovrà aiutare una ragazza incinta a prendere soggiorno in Italia, sposandola e riconoscendo il bambino che la donna aspetta. Salvatore, promesso sposo a Nunzia detta Noemi, non può far altro che accettare, scatenando la disperazione della famiglia della sua fidanzata che comunque non si arrende a perdere il suo innamorato.
Informazioni bibliografiche
Titolo: Ci sta un francese, un inglese e un napoletano
Autore: Eduardo Tartaglia
Presentazione di: Aldo Giuffrè
Editore: Napoli: Alfredo Guida Editori, 2003
Collana: Volume 13 di Teatro. Testi
ISBN: 8871887352, 9788871887357
Lunghezza: 112 pagine; 20 cm
Soggetti: Classici, Poesia, Teatro, Critica, Letteratura teatrale, Napoli, Cultura napoletana, Testi teatrali, Ballate, Commedie, Umorismo, Sceneggiature, Film, Commedia Napoletana, Veronica Mazza, Biagio Izzo, Sketch comici, Dialetto napoletano, Libri Vintage Fuori catalogo online, Libri rari, Collezionismo, Da collezione, Barzellette, Battute, Comicità, Compagnia, Nuova generazione, Contemporaneo, Film, Sceneggiature, Cinema, Commedia degli equivoci, Sceneggiata napoletana, Classics, Poetry, Theater, Criticism, Theatrical literature, Naples, Neapolitan culture, Theatrical texts, Ballads, Comedies, Humor, Screenplays, Films, Neapolitan Comedy, Comic sketches, Neapolitan dialect, Out of print books, Rare books, Collectibles, Collectables, Jokes, Comedies, Company, New generation, Contemporary, Screenplays, Comedy of Misunderstandings, Neapolitan script
Parole e frasi comuni
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Con "Ci sta un Francese, un Inglese e un Napoletano." Eduardo Tartaglia, più che una commedia borghese con accenti critici, scrive quasi una ballata. Che sia tale non s'avverte a tutta prima, non essendo l'apporto musicale completo come in un vero e proprio componimento poetico-musicale; ma nel ritmo scandito del testo, che, a mio avviso, è assai vicino al ballo; per cui la perfetta quadratura dovrebbe allontanare il sospetto che si tratti, appunto, di una commedia borghese per definizione, o, meno che mai, di una commedia di carattere. E per completare la bella impressione che si ricava da una lettura attenta, diciamo che è La ballata del Napoletano eroe per forza, o eroe senza volerlo, o eroe malgrado lui. Quel Napoletano, antico come il mondo, che si allontana per atavico istinto (non per disobbedienza politica!) dalle regole; e le vani fica perché ne ha un rifiuto storico. Quel Napoletano incapace di decidere per se stesso, che lascia, un po' vigliaccamente, che siano gli altri, la sorte, anche la malasorte, a scegliere per lui. Salvatore, il piccolo soldato napoletano, qui dipinto con grande maestria, si mozzerebbe le dita pur di non partecipare alla conta da cui dovrà venir fuori l'Eroe. E quando poi tocca a lui ricoprire quel ruolo, non riesce a vedere null'altro nell'eroe, se non una mera vittima sacrificale.