Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Libros antiguos y modernos

Boyle, Robert

Chymista scepticus, vel, Dubia et paradoxa chymico-physica, circa Spagyricorum principia. Cui pars praemittitur alterius cujusdam dissertationis ad idem argumentum spectans. A R. Boyle ex Angl. traducta

Apud Samuelem de Tournes, 1680

900,00 €

Bosio Giovanni Studio Bibliografico

(Magliano Alpi, Italia)

Habla con el librero

Formas de Pago

Detalles

Año de publicación
1680
Lugar de impresión
Genevae
Autor
Boyle, Robert
Editores
Apud Samuelem de Tournes
Materia
esoterismo alchimia, secentine
Sobrecubierta
No
Idiomas
Latin
Copia autógrafa
No
Impresión bajo demanda
No
Condiciones
Usado
Primera edición
No

Descripción

In 8° (cm 15,5 x 21,3), legatura piena pergamena, dorso rifatto in pergamena, pp (6), 148. Impresa silografica al frontespizio, bella testatina, bei capilettera allegorici. Esemplare in buone condizioni, pallida gora allangolo superiore destro per le prime 87 pp di cm 8,5 x 3 circa. Bruniture lievi e fioriture, dovute alla qualità della carta. Titolo tradotto: 'Il chimico scettico, ovvero dubbi e paradossi chimico-fisici, che trattano i principi spagirici comunemente chiamati ipostatici, come si vuole che siano proposti e difesi dalla generalità degli alchimisti'. In quest'opera Boyle, considerato il padre della chimica moderna, attraverso il suo portavoce, Carneade, dal nome del filosofo scettico greco, polemizza contro la visione corrente degli “hermetick philosophers”: aristotelica dei quattro elementi incarnata da Themistius e paracelsiana di sale, zolfo e mercurio (interprete Philoponus), in quanto non basato sullevidenza sperimentale, sostenendo che la materia sia composta di corpuscoli, i quali a loro volta sono costituiti da differenti combinazioni di particelle primarie. La sua definizione di elemento stabilisce una rottura con le antiche dottrine alchemiche. Egli stesso fu tuttavia un alchimista; e credendo che la trasmutazione dei metalli potesse essere possibile, portò avanti una serie di esperimenti nella speranza di effettuarla; e si batté per ottenere l'abrogazione, nel 1689, della legge di Enrico IV contro la moltiplicazione di oro e argento. Lopera fu pubblicata a Londra nel 1661 ed ad Oxford nel 1680; le edizioni latine furono a Ginevra, la prima nel 1677, poi nel 1680 e infine a Rotterdam nel 1679. Almeno sette edizioni, tutte come si può notare in luoghi fuori dalla giurisdizione della censura, comparvero tra il 1662 e il 1682. Ferguson, Bibliotheca Chemica, I, p. 122 per altra ediz
Logo Maremagnum es