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Libros antiguos y modernos

Burchardus Von Ursperg (Urspergensis).

Chronicum Abbatis Urspergensis, a Nino Rege Assyriorum Magno, Usque ad Fridericum II. Romanorvm Imperatorem, Ex Optimis autoribus. per Stvdiosvm Historiarvm. recognitum, et innumeris mendis repurgatum . Cum Iconibus Imp. Et Principum ad uiuum expressis.

1500,00 €

Botteghina D'arte Galleria Kúpros Studio Bibliografico

(Rosignano Solvay, Italia)

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Detalles

Autor
Burchardus Von Ursperg (Urspergensis).
Materia
Storia - (Numismatica)

Descripción

Anno 1537 Mense Martio. Piccola marca tipografica al front. (leone ruggente che sostiene una colonna appoggiato a uno stemma araldico), pp. 6 (di cui 3 al Dedicatario Filippo da Como, 1 di Indice delle tavole e 2 bianche), pp. numerate in numeri romani che terminano con la CCCXXXIX ossia con la 339, all’interno del volume sono incisi piccoli capolettera e ritratti di imperatori, riportati entro tondo cinto di alloro, su fondo nero, leg. non originale ma comunque in antica pergamena manoscritta su entrambi i lati. L’incisione risulta essere un po’ grossolana e alcune pagine ingiallite ma nell'insieme si tratta di volume ben conservato. Burchard di Ursperg, detto anche Burchard Urspergensis o Burchard di Biberach (circa 1177 - 1230 o 1231) fu un sacerdote e cronista tedesco. La sua “Cronaca di Ursperger” (o “Chronicon Urspergensis”) è la più importante storia universale della tarda era degli Staufer, famiglia della nobiltà sveva, che annoverò diversi duchi, re e imperatori nel XII e XIII sec. Prese il nome dalla fortezza di Stauf sull'Hohenstaufen presso Göppingen, nel Württemberg. Ciò che si sa della vita di Burchard è tratto principalmente dalla sua cronaca. Nacque nella città libera imperiale di Biberach, nel Ducato di Svevia. Fu alla corte papale nel 1198 - ‘99 e fu ordinato sacerdote a Costanza nel 1202. Trascorse alcuni anni ancora alla corte papale prima di essere chiamato all'abbazia di Ursperg nel 1215 per servire come prevosto. Scrisse la sua cronaca lì nel 1229 - ‘30. Morì l'11 gennaio del 1230 o del 1231. Burchard fu succeduto come prevosto da Corrado di Lichtenau, che per lungo tempo si pensò avesse terminato la sua cronaca o almeno l'avesse curata. La “Cronaca di Ursperger” , composta in prosa latina, inizia con il leggendario Re Nino, fondatore di Ninive, e si estende fino all'anno 1229. Fu un partigiano degli Staufer e le sue critiche alla politica papale lo resero un beniamino tra i primi protestanti ma ciò portò la sua “Cronaca” ad essere inserita nell’Indice cattolico dei libri proibiti nel 1575, una sentenza revocata dal cardinale Bellarmino nel 1593. Caspar Hedio aggiunse una continuazione protestante per portarla al 1537. La prima edizione fu pubblicata da Miller e Foeniseca ad Augusta nel 1515 da una copia in possesso di Konrad Peutinger; un'altra edizione di Melantone e Mylius apparve a Basilea nel 1569, attribuendo erroneamente la paternità esclusiva della cronaca al successore di Burchard, Corrado. L'ultima edizione fu stampata a Strasburgo nel 1609.
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