Chiara di Rosembergh, melodramma in due atti da rappresentarsi nel Teatro Filarmonico in Carnovale 1833

In-16° (17,4 x 10,4 cm), pp. 48, copertina editoriale con titoli entro cornice decorata alla prima di copertina ed elenco delle "Opere e Farse per Musica impresse, e vendibili da Pietro Bisesti Tipografo-Librajo in Via Nuova" alla quarta di copertina. Qualche segno d'uso e del tempo alla copertina, in particolare: piccole mende, ben sistemate con carta giapponese, e piccoli segni d'umido; alla prima di copertina, nella parte superiore, firma d'appartenenza e data, a inchiostro di mano coeva, e, nella parte centrale, parola, scritta, a matita viola, da mano successiva; nel margine superiore esterno della copertina posteriore, macchia color marrone. Al foglio con al recto il frontespizio, nel bordo superiore, strappo ben rimarginato con carta giapponese; alle pagine dalla 1 alla 6, leggero alone d'umido, che non giunge a toccare il testo; la macchia segnalata all'angolo superiore esterno della copertina posteriore, ha interessato, ovviamente nello stesso punto, anche le ultime pagine della pubblicazione, dalla 40 alla 48, con intensità e dimensioni che digradano dall'ultima verso le precedenti. Segni d'umido alle pagine, per il resto, in buono stato. Personaggi e interpreti: Eufemia, Principessa, moglie del Conte di Rosembergh, Lauretta Saini; Conte di Rosembergh, Angelo Boccomini; Chiara, di loro figlia, Annetta Fischer Maraffa; Marchese di Valmorre, Gio. Battista Genero; Montalbano, creduto padre di Chiara, Gaetano Antoldi; Michelotto, al servizio del Conte, Raffaele Scalese; Marcella, fattoressa, di lui moglie, Giuseppina Leva. Coro: Cavalieri, Vassalli, Contadine. Statisti: Gentiluomini, Guardie, Scudieri, Paggi, Domestici, Villici, Villanelle. L'azione, in un Principato sul Reno, nel Castello, e adiacenze, della Principessa Eufemia. Parole del sig. Gaetano Rossi. Musica del sig. Maestro Luigi Ricci. Gaetano Rossi (Verona 1774-1855), librettista e poeta, lavorò al teatro La Fenice di Venezia e fu direttore di scena in un teatro veronese. Scrisse circa cento libretti, tra i quali ricordiamo Tancredi e Semiramide, per Rossini, e Linda di Chamounix per Donizetti.