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Libros antiguos y modernos

Adriano Balbi

Carta stradale e postale dell'Italia rappresentata secondo le più recenti notizie nelle attuali sue divisioni politiche e amministrative esposte nel Compendio di Geografia di Adriano Balbi,

Tendler e Schaefer, 1841

160,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1841
Lugar de impresión
Milano, Vienna,
Autor
Adriano Balbi
Editores
Tendler e Schaefer
Materia
CARTOGRAFIA ITALIA CARTA D’ITALIA STRADALE POSTALE
Idiomas
Italiano

Descripción

78x58 cm; 18 spicchi applicati su tela coeva con cornice realizzata con carta marmorizzata coeva verde. Qualche macchiolina del tutto ininfluente, una leggerissima macchia di unto nella zona “africana” dell'ultimo spicchio in basso a sinistra), due piccolissimi forellini di puntina ai due angoli alti della carta, fuori dalgli spicchi, sul margine in carta marmorizzata, ininfluenti e nel complesso esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Prima edizione in questo formato, una seconda uscirà nel 1843, di questa nota carta stradale e postale dell'Italia, in fini coloritura coeva, realizzata dal noto geografo e statista veneziano, Adriano Balbi. Figlio di un governatore dell'isola di Veglia, Adriano Balbi esordì a Venezia con il testo "Prospetto politico-geografico dello stato attuale del mondo". La pubblicazione di questo lavoro nel 1808 gli valse subito la cattedra di Geografia presso il Collegio di S. Michele a Murano e, dal 1811 al 1813, l'insegnamento della fisica al Liceo di Fermo. Tornato a Venezia, lavorò come funzionario della Dogana. Nel 1820 visitò il Portogallo, dove raccolse diverso materiale per un "Saggio di statistica sul Regno del Portogallo e dell'Algarve" e per il testo "Varietà politiche e statistiche della monarchia portoghese" (pubblicato a Parigi nel 1822), che contiene alcune interessanti osservazioni sulla regione lusitana ai tempi della dominazione Romana. Nel 1821 si trasferì a Parigi, dove si trattenne sino al 1832 e dove pubblicò, in francese, i lavori che da tempo andava preparando. Fra di essi spicca l' "Atlante etnografico del mondo" , in folio, opera di grande erudizione, dove le popolazioni vengono classificate a seconda della lingua. Ma il libro che gli diede fama internazionale fu il "Compendio di Geografia". Quest'opera si fece notare per la novità dell'impostazione, nonché per l'abbondanza e l'esattezza delle informazioni, e divenne ben presto un classico, tanto che fu tradotta, in una forma ampliata, nelle principali lingue d'Europa e, in seguito, riedita da Henry Chatard nel 1872. In essa Balbi fonda lo studio della Geografia sui bacini idrografici. La diffusione e l'importanza di quest'opera fecero sì che egli fosse chiamato a Vienna dal Governo austriaco con il titolo di Consigliere per la Geografia e la Statistica. Dopo l'esperienza austriaca tornò in Italia, prima a Milano, poi a Venezia, dove morì nel 1848. Non comune e ancor meno comune in quest'edizione del 1841.
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