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Libros antiguos y modernos

Vanessa Righettoni

Bianco su nero. Iconografia della razza e guerra d'Etiopia

Quodlibet, 2018

19,00 € 20,00 €

Quodlibet

(Macerata, Italia)

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Detalles

Año de publicación
2018
ISBN
9788822902368
Autor
Vanessa Righettoni
Páginas
195
Serial
Biblioteca Passaré
Editores
Quodlibet
Formato
210×150×17
Materia
Italia-Cultura, Fascismo, Guerra italo-etiopica, Storia sociale e culturale, Storia d’Europa, Studi etnografici, Italia, 1919–1939 (Periodo interbellico)
Conservación
Nuevo
Idiomas
Italiano
Encuadernación
Tapa blanda
Condiciones
Nuevo

Descripción

Questo libro indaga l'immagine dell'indigeno proposta in Italia tra il 1935 e il 1936, durante la guerra d'Etiopia. Dall'analisi di quest'ampia produzione grafica, rintracciata perlopiù sulla stampa periodica, emerge un panorama fitto di sollecitazioni culturali e visive ma anche di distorsioni e contraddizioni, rimaste impigliate nel discorso di regime: un'Africa vittima e una carnefice; un'Africa seducente e, al tempo stesso, una ripugnante. Le immagini di schiavi oppressi (da liberare) si mischiano con quelle di africani bruti (da domare) ed è sempre meno facile accertare la natura dell'impresa fascista che sembra configurarsi, al contempo, come una guerra di liberazione e di aggressione. La contraddizione esplode poi irrisolvibile nella figura della donna africana, costretta, a seconda delle esigenze, nei due opposti stereotipi della Venere nera o della selvaggia maleodorante. Il richiamo alla prima guerra d'Africa e alla cocente sconfitta di Adua del 1896 era invece finalizzato, com'è ovvio, a suscitare un sentimento di vendetta per i caduti, fatalmente travolti dalla ferocia degli abissini barbari, bestiali e crudeli. Ma gli stereotipi si potevano anche rimescolare, fino a ribaltarsi sull'immagine dei nemici europei, gli inglesi, accusati di altrettante nefandezze. È quindi entro la rigida maglia della narrazione coloniale, compresa fra gli estremi dialettici di civiltà e barbarie, che il discorso razzista prende vita e si concretizza, in una prospettiva ideologica e politica utile a chiarire il delinearsi dell'opzione razzista in Italia, in anticipo sulle tragiche leggi del 1938.