Armi improprie

I edizione, all'antiporta l'opera di Cremona "Composizione con cranio d'airone" (1937). Dalla prefazione: Fionde, sfere metalliche, bulloni, aste di bandiera quando usate per percuotere, catene di bicicletta, ciottoli, chiavi inglesi, sbarre di ferro?: queste le cosiddette "armi improprie", gli strumenti tipici, ciŠ, per la guerriglia urbana, la contestazione violenta. Ma "arma impropria" Š anche un vaso di fiori lasciato cadere sulla testa di un passante e impropria Š anche una vera arma quando adoperata impropriamente: per esempio una mitragliatrice usata come randello. Anche la penna per scrivere Š un'arma e quello che ne esce pu• essere "improprio" perch‚ fuori posto nel tempo e nello spazio, perch‚ inutile o insufficiente, non abbastanza serio o non abbastanza frivolo: "impropriet
", dunque, nel senso di uso inesperto o a sproposito nelle parole. Un titolo, perci•, in "armi improprie", non privo di sfiducia e oscurit
, quindi aperto a molti significati. Sfiducia in armi credute improprie a paragone delle avverse giudicate assai pi— potenti, oscurit
favorevole ad azioni di avanscoperta e di disturbo. Appropriate o no che siano, nei vari casi, queste armi rimangono tali e stanno a indicare, con quel tanto di ironia che deve soccorrere in discorsi del genere, che gli scritti qui riuniti sono nati per lo pi— col carattere di contestazione solitaria per avvenimenti artistici tra gli anni '50 e '60 o gi— di l.