Libros antiguos y modernos
Giambullari Pierfrancesco.
Apparato et feste nelle nozze dello illustrissimo Signor Duca di Firenze et della Duchessa sua Consorte, con le sue stanze, madrigali, comedia et intermedij, in quelle recitati.
(in fine:) Impresso in Fiorenza per Benedetto Giunta, nell'anno - 1539., 1539
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Mediolanum Libreria Antiquaria
(Milano, Italia)
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Detalles
Descripción
La data precoce dell'edizione la rende degna di nota per lo studio della nascita del melodramma nel contesto fiorentino del Cinquecento. Siamo ancora lontani dagli anni dell’Accademia dei Bardi ma come sottolinea Solerti in queste opere “vi sono i primi germi delle forme poetiche e musicali allo sviluppo delle quali assisteremo in seguito”. In questa particolare occasione “il musico Francesco Corteccia comprese l’importanza di evidenziare la melodia nelle parti dialogiche degli intermedi, facendo risaltare la parte superiore del madrigale, con le altre parti vocali a fare da omoritmica armonizzazione con accompagnamento di strumenti e basso continuo.” (Patrizio Paci).
Il libro costituisce la fonte primaria per conoscere quanto avvenne in occasione delle feste organizzate a Firenze nel 1539 per il matrimonio tra Cosimo de Medici con Eleonora di Toledo. Vengono minutamente descritti gli apparati e le scenografie inventati dall’architetto fiorentino Bastiano da Sangallo, detto Aristotele, (1484-1551), ammirati dal Vasari, che si era avvalso della collaborazione dello scultore noto come il Tribolo, pseudonimo di Niccolò di Raffaello di Niccolò dei Pericoli (1500 circa – 1550) per la decorazione del palazzo Medici. Quest’ultimo ideò nella grande corte un sontuoso trofeo, pieno di storie da un lato dei Greci e dei Romani, e dall'altro delle imprese di illustri membri della casa Medici, eseguite, sotto la sua regia dai migliori giovani pittori di Firenze: Bronzino, Pier Francesco di Sandro, Francesco Bachiacca, Domenico Conti. Nel secondo cortile del palazzo venne messa in scena la commedia di Antonio Landi (1506-1569) “Il Commodo” con gli intermedi inventati da Giovambattista Strozzi (1505-1571) e con la musica di Francesco Corteccia, che gli valse, l'anno seguente, la nomina di maestro di Cappella (per un’accurata descrizione cfr. Nagler). Sartori 2272. Allacci 99 e 207. Clubb 140. Folger 535. Nagler, Theatre festivals of the Medici, 1539-1637 n. 1, pp. 5-12. Solerti A. Musica, Ballo e drammatica alla corte medicea dal 1600 al 1637. G. Gaspari, Catalogo della Biblioteca Musicale G.B. Martini di Bologna, I, p. 343. P. Paci, Storia dell'opera, p. 21. Il luogo Teatrale a Firenze pp. 81-82. Gamba 2750.