Detalles
Lugar de impresión
Padove
Autor
Justine Von Rosenberg-Orsini
Materia
massoneria, simple, giardini, archeologia
Impresión bajo demanda
No
Descripción
In 8 grande (cm 20,5 x 28), pp. (10) + 80 con una tavola fuori testo piu' volte ripiegata incisa all'acquaforte con pianta della villa e del giardino e 29 tavole finali di cui 1 ripiegata. Legatura in mezza pergamena ottocentesca con angoli, piatti in cartone. Seconda edizione, dopo la prima stampata a Ginevra da Huber in piccolissimo numero di esemplari e senza le tavole. "L'edizione di Padova e' seconda, molto piu' bella e corretta della prima. La stampa di Padova e' assai rara non essendo stata messa in commercio" (Manzoni, "Bibliografia statutaria.", p. 39). Opera pubblicata con le sole iniziali dell'Autrice, ovvero Justine von Rosenberg-Orsini, in cui e' descritta la villa di Altichiero del senatore Angelo Querini con gli oggetti d'antichita' della collezione (le statue sono riprodotte nelle tavole finali). Cicogna ("Saggio di bibliografia veneziana", p. 698) la cita nonostante l'opera non tratti di Venezia, ma del distretto padovano, perche' Angelo Querini e' veneziano e perche' molti degli oggetti raccolti provenivano da Venezia: "in questi ultimi anni fu tutto disperso" - aggiunge Cicogna - "vari pezzi di questo museo furono illustrati anche separatamente". Domenico Cerato progetta ad Altichiero il giardino "filosofico" del senatore Angelo Querini (1765-87), immagine della vasta cultura del proprietario, dei suoi interessi archeologici e scientifici, delle sue battaglie politiche, delle sue teorie agrarie e della sua cultura illuministica e, non ultima, della sua fede massonica. "Il giardino e' inscindibilmente legato a Voltaire e alle dottrine fisiocratiche di ascendenza francese. Angelo Querini, affiliato alla loggia massonica veneziana 'de la Fidelite', e' discreto portatore di un complicato messaggio filosofico che si trasmette mediante composizioni allegoriche cui concorrono le stesse divinita' mitologiche di sempre, rivestite, pero', di un arcano, piu' profondo significato, che le numerose iscrizioni e le guide in parte aiutano a sciogliere. Accanto alle intramontabili divinita' mitologiche figurano un numero enorme di imperatori romani, statisti, filosofi, oratori e via dicendo, personaggi illustri della Grecia e di Roma, cui sono affiancati i moderni, Bacone, Voltaire e Rousseau. Tra i momenti piu' originali, 'il boschetto di Young', che era collegato direttamente al labirinto, qui realmente interpretato come metafora dell'umano peregrinare, dedicato al malinconico poeta delle 'Notti', con colonne, urne sepolcrali e altri pezzi antichi alludenti a pietosi riti, mentre all'ingresso presiedevano le figure di Eraclito e Democrito, e la capanna della follia dentro la quale era il simulacro ligneo di una vecchia pazza assai nota a Venezia e il motto di Montaigne: De la plus grande sagesse a la folie il ny a qu'un demi-tour de Cheville" (M. Fagiolo, "Architettura e massoneria", 2012, p. 229).