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Libros antiguos y modernos

Valera, Paolo

Alla conquista del pane

Giuseppe Cozzi, Editore,, 1882

300,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1882
Lugar de impresión
Milano,
Autor
Valera, Paolo
Páginas
pp. [8] 238 [2] con errata corrige.
Serial
«Biblioteca battagliera»,
Editores
Giuseppe Cozzi, Editore,
Formato
in 16°,
Edición
Prima edizione.
Descripción
brossura originale in carta azzurra stampata in rosso e nero, conservata in bella legatura in mezza pelle blu finemente decorata al dorso in oro e con inserti in marocchino, piatti marmorizzati sui toni del blu, taglio superiore oro,
Primera edición

Descripción

LIBRO Prima edizione. Esemplare molto buono (leggere escoriazioni al dorso, qualche fioritura passim, pagine lievemente brunite, come usuale), a pieni margini; ex libris di Severo Cappellini al contropiatto anteriore. Romanzo parzialmente autobiografico, Alla conquista del pane mette in scena le vicende del giovane Giorgio che dalla campagna emigra a Milano, rimanendo schiacciato dagli spietati meccanismi della città e sviluppando così radicali posizioni di critica sociale. -- Ancora una volta, come era stato per Milano sconosciuta, Valera è mosso da motivazioni prettamente politiche: «se descrive la miseria che devasta molte esistenze, se descrive l’estrema povertà di tutto un mondo, lo fa per offrire una prova delle sue denunzie e non per commuovere gli animi o per offrire un efficace spunto narrativo» (Mariani, Storia della scapigliatura, p. 627). -- All’occhietto si legge «Biblioteca battagliera» e a p. [7] l’annuncio «Alla conquista del pane seguiranno altri due volumi Battaglie — In mezzo alla Borghesia. [.] Nell’uno e nell’altro, vedrete l’eroe di questa storia vera, in una stamberga stracca di vita, solo, colle sue lagrime, i suoi bocconi di pane e la sua audacia, avventarsi sulla popolaglia inguantata, per fare della società incanaglita che non l’ha voluto, un cimitero». In realtà, nessuno dei due romanzi vide la luce, e Alla conquista del pane è dunque il primo e unico titolo della “battagliera” collana. -- Accusato dalla critica coeva di essere uno scialbo imitatore di Émile Zola e di soffermarsi su inutili dettagli di una «crudezza ributtante» («Nuova Antologia», seconda serie, vol. XXXVIII, 1883, pp. 591-2), il romanzo ottenne tuttavia notevole successo e fu più volte ristampato, con il titolo mutato in La vitaccia di un povero cristo: tra il maggio 1901 e il febbraio 1902 in appendice a «La Folla» e nel 1921 presso l’editore Allara di Casalmonferrato. -- L’edizione è poco comune, se ne contano solo una decina di esemplari nell’Opac Sbn. Viazzi, «Appunti sulla prosa di Paolo Valera», in «Belfagor», a. XXVIII, n. 2, 31 marzo 1973. Mariani, pp. 626-7.
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