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Libros antiguos y modernos

Giano, Damiani, Giovanni

Ad Leonem decimum De Expeditione in Turcas elegia

Johann Beplin,

4000,00 €

Pettini Antonio Libreria

(Roma, Italia)

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Detalles

Lugar de impresión
Roma
Autor
Giano, Damiani, Giovanni
Editores
Johann Beplin
Materia
medio oriente turchia costantinopoli istanbul incunabulum middle, east Turkey constantinoples first edition edizione originale, prima
Idiomas
Italiano

Descripción

In-4°; cc. (6). Per lo stampatore e la data ci sembra più corretto pensare che questa edizione preceda quella di Froben, Basilea, 1515, e che quindi sia da attribuire al tipografo Beplin nel 1513 (STC p. 208 Beplin, Roma 1513?; vedi anche British Library, 1513), piuttosto che seguire la lezione di F. Barberi, Tipografi romani del Cinquecento, Firenze, 1983, p. 53 (e ICCU) in cui questa edizione si attribuisce allo stampatore Etienne Guillery con la data 1518. Ristampato da Froben assieme agli epigrammi di Erasmo, questa elegia appassionata ed elogiativa della Guerra contro i Turchi è estremamente rara. Due sole copie in ICCU alla Biblioteca Apostolica Vaticana, e alla Biblioteca Trivuziana di Milano. Una alla British Library; non in OCLC. Alcuni epigrammi di letterati del circolo romano di Agostino Chigi accompagnano i versi; gli autori: Janus Parrhasius, Janus Vitalis, Monachus Severus, Decius Syllanus, Basilius Chalcondylas, Constantinus Achazas, Delius Hieronymus, Factius Polydorus, Pietro Foderè, Phoebus Ptolomaeus, Paulus Soranus. La materia dell’opera di Giano Damiani, letterato senese, fa riferimento alla questione che Leone X de’ Medici (1513-1521) si trovò a gestire quando i Turchi si presentarono alle porte dell’Oriente e del Mediterraneo. L’elegia è anche un inno alla pace, che non dimentica di citare le nazioni che sostennero lo Stato pontificio, tra cui gli spagnoli, i francesi, gli inglesi. Beplin, Johann, attivo a Roma dal 1506 a circa il 1515; tipografo di Strasburgo attivo a Roma. Secondo il Dizionario dei tipografi lavorò molto per Giacomo Mazzocchi, cui sarebbero appartenute le cornici usate per i frontespizi. I caratteri da lui adoperati erano gli stessi di Besicken e di Mazzocchi. Apud Sanctum Eustachium. Since the printer and date, it looks like this edition was printed before the Basel’s one (Froben, 1515) and it would be related to Beplin in 1513, more than the Barberi’s opinion, that attaches this edition to Guillery (and date 1518). Reprinted by Froben along with Erasmus’ epigrams, this passionate elegy of war against the turks is extremely rare. Some epigrams by scholars from the Roman Cirle of Agostino Chigi side the poems: Janus Parrhasius, Janus Vitalis, Monachus Severus, Decius Syllanus, Basilius Chalcondylas, Constantinus Achazas, Delius Hieronymus, Factius Polydorus, Pietro Foderè, Phoebus Ptolomaeus, Paulus Soranus. The matter of this work is the question dealed by Leone X de’ Medici when the Turks showed up to the doors of West world. It’s also an ode to peace, that quotes the nations supporting the Pope (Spain, France, England, between them). Johann Beplin operated in Rome since 1506 to 1515 ca. A typographer from Strasbourg, he worked in Rome for Giacomo Mazzocchi, the maker of frames used for title pages. The typefaces used by Beplin are the same used by Besicken and Mazzocchi.