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Libros antiguos y modernos

Magri Alberto

2 lettere e 1 cartolina autografe firmate inviate al giornalista Augusto Guido Bianchi.

1916

380,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1916
Autor
Magri Alberto
Páginas
Manoscritti a inchiostro nero. Scritte 7 pagine in totale. 1 busta conservata.
Materia
Arte Cataloghi Monografie

Descripción

AUTOGRAFO Alberto Magri (1880-1939) nato vicino a Pisa ma vissuto a lungo a Barga, è considerato un artista controcorrente e “un coltissimo rievocatore della maniera”. -- In queste lettere scritte da Barga descrive i suoi primi lavori. Alcuni verranno esposti in una mostra organizzata a Milano presso la Famiglia Artistica grazie all’aiuto di Bianchi, amico di Pascoli, e recensita anche da Umberto Boccioni. Si tratta di lavori di varie dimensioni, straordinarie nei colori e nelle atmosfere che descrivono e rappresentano momenti di una vita che ritorna alle radici dell’essere. -- “[.] credo che sia bene [.] cercare il locale presso qualche ente. La Famiglia Artistica andrebbe benissimo. Circa l’epoca credo che il momento attuale non sia favorevole. [.] lascerei passare volentieri il periodo acuto della guerra. [.] Le spedisco le fotografie [.] dei miei tre lavori più grandi [.] esposti per qualche giorno a Firenze al Lyceum [.] nel giugno 1914. L’esposizione ebbe successo parecchi giornali e parlarono [.]. Ebbi offerte di vendita che rifiutai perché contavo di esporre ancora [.]. Oltre a questi lavori che sono dipinti a calce su tavole fabbricate e preparate come le tavole della scuola di Giotto, esposi alcune tempere di piccole dimensioni [.]” (lettera del 8 marzo 1916, Barga). -- “[.] Le condizioni - cioè spese di collocamento e illuminazione a mio carico, ingressi e 15% sulle vendite a vantaggio della Famiglia Artistica sono buonissime [.]. Esporrò i lavori piccoli che le ho spedito cioè: Sul fosso, Barga, Piazza Salvi, La bambina ferita, cantastorie più i lavori grandi: la vendemmia, la casa colonica, il bucato [.]. Porterò con me Il diario, cioè i miei ultimi tentativi ma prima di esporli è necessario che li veda anche lei - si tratta di cose incomplete e pericolose [.]” (lettera del 18 aprile).