Details
Place of printing
Utrecht
Engravers
MERCATOR (Kremer) Gerard
Inscription description
La Gumina (2015), n. 44; Valerio - Spagnolo, p. 174 n. 46
Description
Mappa tolemaica della regione, originalmente preparata per illustrare il ' Cl. Ptolemaei Alexandrini, Geographiae Libri Octo, ' pubblicato prima a Colonia da Gottfried von Kempen (1578), ristampato dallo stesso editore nel 1584 (Van der Krogt 1, 502) e poi da Isaac Elsevier per il ' Theatrum Geographiae veteris ' di Petrus Bertius (Leyden 1618). Di tutte le edizioni di Tolomeo, quella di Gerard Kremer (Mercatore), pubblicata nel 1578, e forse tecnicamente la più bella. A questo punto la ' Geografia ' di Tolomeo perdeva pero ogni pretesa di “attualità”, laddove lo scopo di Mercatore era quello di produrre un atlante del mondo classico che servisse da complemento al suo atlante moderno (per tale ragione egli aveva tentato di recuperare la forma originale dell’atlante tolemaico, scartandone le moderne accrezioni). L’opera è celebre anche per la sua longevità, poiché le lastre originali risultavano ancora in uso nel 1730, oltre centocinquanta anni dopo la loro incisione. Esemplare tratto dalla ' Tabulae geographicae Cl: Ptolemei ' di François Halma, stampata tra Utrecht, Amsterdam e Leida nel 1695, 1698, 1704 (2 tirature) e 1730.Le lastre sono emendate e i cartigli completamenti cambiati; più piccoli e realizzati sopra i precedenti – abrasi – lasciando ampie aree bianche sulla stampa. Acquaforte su rame, in buone condizioni. La carta, priva di reticolo geografico, è in proiezione rettangolare. Nel mare, mostri marini e velieri. ' Ptolemaic map prepared for the ' Cl. Ptolemaei Alexandrini, Geographiae Libri Octo, ' first published in Cologne by Gottfried von Kempen (1578) and then reprinted by the same publisher in 1584 (Van der Krogt 1, 502) and then by Isaac Elsevier for the Petrus Bertius’ ' Theatrum Geographiae veteris ' (Leyden 1618). Mercator's interpretation of the 28 Ptolemaic text was possibly one of the truest undertaken up until that time. He had spent 13 years researching, drawing and engraving the maps at much commercial sacrifice to himself, having seen Ortelius's ' Theatrum ' and De Jodes ' Speculum ' published, to become both technical and commercial successes. In later life he devoted himself to his edition of the maps in Ptolemy's ' Geographia, reproduced in his own engraving as nearly as possible in their original form. The work is also famous for its longevity, since the original plates were still in use in 1730, over one hundred and fifty years after their engraving. Example taken from the ' Tabulae geographicae Cl: Ptolemei ' by François Halma, printed between Utrecht, Amsterdam and Leiden in 1695, 1698, 1704 (2 printings) and 1730. The plates are amended and the cartouches completely changed; smaller and made over the previous ones - erased - leaving large white areas on the print. Copperplate, good condition. Cfr. La Gumina (2015), n. 44; Valerio - Spagnolo, p. 174 n. 46