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Prints

HOMANN Johann Baptist

Regnorum Siciliae et Sardiniae nova & accurata tabula…

1705

750.00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italy)

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Details

Year of publication
1705
Place of printing
Norimberga
Size
570 X 490
Engravers
HOMANN Johann Baptist
Inscription description
Valerio-Spagnolo, Sicilia 1477-1861, pp. 366-368, n. 174.

Description

Carta geografica della Sicilia di Johann Baptist Homann, stampata a Norimberga. La carta, che reca nell'angolo superiore sinistro un cartiglio contenente una piccola carta della Sardegna dal titolo "Sardinia Insula & Regnum", è tratta dal Neur Atlas […] von Johann Baptista Homann Nurnerg In verleguguns des Auctoris". La carta di Homann è stampata dallo stesso rame che David Funck aveva pubblicato nel 1693 in occasione del terremoto del gennaio dello stesso anno (cfr. Valerio-Spagnolo, p. 368). Johann Baptist Homann è stato un geografo e cartografo tedesco; nel 1702 fondò la sua casa editrice. Homann acquisì fama come uno dei principali cartografi tedeschi, e nel 1715 fu nominato geografo imperiale dall'imperatore Carlo VI. Nello stesso anno fu anche nominato membro dell'Accademia Prussiana delle Scienze a Berlino. Nel 1716 Homann pubblicò il suo capolavoro ' Grosser Atlas ueber die ganze Welt. Numerose mappe furono redatte in collaborazione con l'incisore Christoph Weigel. Homann morì a Norimberga nel 1724. Gli successe suo figlio Johann Christoph (1703-1730). L'azienda continuò dopo la sua morte come azienda degli eredi Homann, gestita da Johann Michael Franz e Johann Georg Ebersberger. Dopo successivi cambiamenti nella gestione, l'azienda si sciolse nel 1852. ' “Il titolo della carta recita: ' “. nova & accurata Tabula proposita a Io. Baptista Homanno Norimbergae. Sumptibus Davidis Funckij" con chiaro riferimento a David Funck quale editore della carta. In effetti questa carta utilizza lo stesso rame inciso da Homann nel 1693 per conto di David Funck, che aveva realizzato tale carta per raccontare e ricordare il terribile ter- remoto del gennaio dello stesso anno, riportandone anche i danni subiti dalle comunità locali. Le variazioni tra i due stati sono notevoli, ma non riguardano l'immagine topografica dell'isola, bensì i due angoli in basso a destra e a sinistra, e l'angolo in alto a sinistra. In basso a destra l'elenco delle città colpite dal terremoto è contornato da una cornice, che ingloba anche le sottostanti scale; in basso a sinistra, invece, scompare la firma dell'incisore Homann insieme alle isole di Pantelleria e di Linosa e, al loro posto, appare un cartiglio figurato con il nuovo titolo. Il significato del cartiglio non è di immediata interpretazione: sono rappresentati alcuni fatti di sangue in prossimità di una chiesa, che reca in facciata la data 1282, posta immediatamente sotto un orologio. La data rimanda senza ombra di dubbio ai Vespri Siciliani, la cui scintilla scoccò proprio davanti a una chiesa, santo Spirito di Palermo, che potrebbe ricordare vagamente quella dell'immagine, seppure in forme più marcatamente nordiche. Il ricordo di quei fatti trova una sua ragione nel particolare momento storico nel quale la mappa viene nuovamente pubblicata da Homann e cioè nella prima fase della guerra di successione spagnola (1701-1713). Con tale mappa, pubblicata a Norimberga, città che sotto l'influenza del nuovo stato Prussiano aveva aderito alla lega antifrancese, si voleva mettere in guardia Luigi XIV dal portare avanti le sue ambizioni sulla Sicilia attraverso la conquista del trono di Spagna, ricordando a lui e ai suoi alleati una vicenda storica particolarmente dolorosa per i francesi, che avrebbe anche potuto ripetersi. In un riquadro in alto a sinistra, al posto del titolo della precedente edizione ("Infelicis Regni Siciliae") compare una mappa della Sardegna col titolo "Sardiniae Insula & Regnum>> ' (155x160), al di sotto della quale rimane la vecchia "notarum explicatio", che presenta anche due simboli realtivi ai danni subiti dai centri abitati: un asterisco per "Loca terrae motu destructa" e una piccola croce greca per "Loca solo aequata, vel in abyssum praecipitata".” (Valerio-Spagnolo "Sicilia 1477-1861", p. 366). Acquaforte, finemente colorata a mano, in ottimo stato di conservazione. ' Bibliografia: Valerio-Spagnolo "Sicilia 1477-1861", pp. 366-368. Carta geografica della Sicilia di Johann Baptist Homann, stampata a Norimberga. La carta, che reca nell'angolo superiore sinistro un cartiglio contenente una piccola carta della Sardegna dal titolo "Sardinia Insula & Regnum", è tratta dal Neur Atlas […] von Johann Baptista Homann Nurnerg In verleguguns des Auctoris". La carta di Homann è stampata dallo stesso rame che David Funck aveva pubblicato nel 1693 in occasion del terremoto del gennaio dello stesso anno (cfr. Valerio-Spagnolo, p. 368). Johann Baptist Homann was a German geographer and cartographer; in 1702 he founded his own publishing house. Homann acquired renown as a leading German cartographer, and in 1715 was appointed Imperial Geographer by Emperor Charles VI. In the same year he was also named a member of the Prussian Academy of Sciences in Berlin. In 1716 Homann published his masterpiece ' Grosser Atlas ueber die ganze Welt; numerous maps were drawn up in cooperation with the engraver Christoph Weigel the Elder. Homann died in Nuremberg in 1724 and was succeeded by his son Johann Christoph (1703-1730). The company carried on upon his death as Homann heirs company, managed by Johann Michael Franz and Johann Georg Ebersberger. After subsequent changes in management the company folded in 1852. ' “Il titolo della carta recita: ' “. nova & accurata Tabula proposita a Io. Baptista Homanno Norimbergae. Sumptibus Davidis Funckij" con chiaro riferimento a David Funck quale editore della carta. In effetti questa carta utilizza lo stesso rame inciso da Homann nel 1693 per conto di David Funck, che aveva realizzato tale carta per raccontare e ricordare il terribile ter- remoto del gennaio dello stesso anno, riportandone anche i danni subiti dalle comunità locali. Le variazioni tra i due stati sono notevoli, ma non riguardano l'immagine topografica dell'isola, bensì i due angoli in basso a destra e a sinistra, e l'angolo in alto a sinistra. In basso a destra l'elenco delle città colpite dal terremoto è contornato da una cornice, che ingloba anche le sottostanti scale; in basso a sinistra, invece, scompare la firma dell'incisore Homann insieme alle isole di Pantelleria e di Linosa e, al loro posto, appare un cartiglio figurato con il nuovo titolo. Il significato del cartiglio non è di immediata interpretazione: sono rappresentati alcuni fatti di sangue in prossimità di una chiesa, che reca in facciata la data 1282, posta immediatamente sotto un orologio. La data rimanda senza ombra di dubbio ai Vespri Siciliani, la cui scintilla scoccò proprio davanti a una chiesa, santo Spirito di Palermo, che potrebbe ricordare vagamente quella dell'immagine, seppure in forme più marcatamente nordiche. Il ricordo di quei fatti trova una sua ragione nel particolare momento storico nel quale la mappa viene nuovamente pubblicata da Homann e cioè nella prima fase della guerra di successione spagnola (1701-1713). Con tale mappa, pubblicata a Norimberga, città che sotto l'influenza del nuovo stato Prussiano aveva aderito alla lega antifrancese, si voleva mettere in guardia Luigi XIV dal portare avanti le sue ambizioni sulla Sicilia attraverso la conquista del trono di Spagna, ricordando a lui e ai suoi alleati una vicenda storica particolarmente dolorosa per i francesi, che avrebbe anche potuto ripetersi. In un riquadro in alto a sinistra, al posto del titolo della precedente edizione ("Infelicis Regni Siciliae") compare una mappa della Sardegna col titolo "Sardiniae Insula & Regnum>> ' (155x160), al di sotto della quale rimane la vecchia "notarum explicatio", che presenta anche due simboli realtivi ai danni subiti dai centri abitati: un asterisco per "Loca terrae motu destructa" e una piccola croce greca per "Loca solo aequata, vel in abyssum praecipitata".” (Valerio-Spagnolo "Sicilia 1477-1861", p. 366). Acquaforte, finemente colorata a mano, in ottimo stato di conservazione. ' Bibliografia: Valerio-Spagnolo "Sicilia 1477-1861", pp. 366-368, n. 174. Cfr.