Details
Place of printing
Bologna
Engravers
MAGINI Giovanni Antonio
Inscription description
Almagià (1960): pp. 23-24, tav. XXXIX; F. Mariano - A. Volpini, "Le Marche nella Cartografia. XVI-XIX secolo", p. 42 s. 14; G. Mangani - F. Mariano, Il disegno del territorio, p. 154 n. 13
Description
Carta geografica tratta dal LâItalia a cura di Fabio Magini, edito a Bologna nel 1620, tre anni dopo la prematura morte del padre. Composto da un breve testo descrittivo di sole 24 carte, lâopera è corredata di 61 carte geografiche della penisola, e costituisce il primo esempio di atlante italiano. Lâopera è per intero di mano del Magini, che iniziò la realizzazione delle carte nel 1594 circa, dando alla luce per prima nel 1595 la carta del territorio di Bologna. Tutte le carte vennero alle stampe quindi prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, successivamente corrette ed aggiornate per lâedizione definitiva. Per la realizzazione delle lastre il Magini si servì di due dei più famosi intagliatori dellâepoca: il belga Arnoldo Arnoldi e lâinglese Benjamin Wright. La carta delle Marche è basata sulle precedente mappe di Gastaldi, Luchino, Bertelli e Mercator e sulle pitture di Ignazio Danti. Nel cartiglio in alto a destra il titolo MARCA DâANCONA olim PICENUM. In basso a destra, un cartiglio con la dedica Allâ Ill.mo et Rev:mo mio Sig.re et P[at]ron[us] Col.mo Il Sig.r Card.e Montalto. Fabio di Gio: Ant.o Magini Pad.no Math.co dello Studio di Bologna. A destra del cartiglio la scala grafica Scala di Miglia quindici. Orientazione nei quattro lati al centro con il nome dei punti cardinali Septentrio, Meridies, Oriens, Occidens, il nord in alto. Graduazione ai margini di 1â in 1â da 42° 38â 50ââ a 43° 45â 30ââ di latitudine, e da 35° 28â a 37° 26â 20ââ di longitudine. Come già sostenuto da Almagià : âin tutti gli esemplari da me visti reca la dedica al cardinal Montalto (Alessandro Peretti pronipote di Sisto V) di Fabio, ma è evidentissimo che originariamente vi era unâaltra dedica di Gio. Antonio Magini, forse datata, che fu raschiata sul rame e sostituita con lâattuale. Tutta la carta è poi ricca di raschiature sul rame, il che sta a indicare che la redazione primitiva è stata, forse più volte, ritoccata.â (cfr. Almagià , 1960, p. 23).