Superba veduta a volo d'uccello di Lucca. Guardando quasi verso nord, questa veduta di Lucca è rappresentata da un punto di osservazione direttamente sopra la città. La prospettiva rigorosa crea alcune distorsioni ottiche nella rappresentazione degli edifici. La cinta muraria (1504-1645), ancora esistente, racchiude ordinatamente lo spazio urbano all'interno di fossati e bastioni. Immediatamente riconoscibile in alto al centro è la Piazza dell'Anfiteatro, che descrive quasi un cerchio completo. La chiesa principale della città, la cattedrale di San Martino, con il suo campanile e la piazza antistante, è visibile ai margini inferiori della città, sopra il bastione. Al centro a sinistra si trova San Michele in Foro, immerso nel verde. (Taschen) L’opera è inserita nel ' Civitates Orbis Terrarum, il primo atlante devoto esclusivamente alle piante e vedute delle principali città del mondo. Il primo volume delle ' Civitates Orbis Terrarum ' fu pubblicato a Colonia nel 1572. Il sesto e ultimo volume apparve nel 1617. Questo grande atlante di città – cartografia urbana - curato da Georg Braun e inciso in gran parte da Franz Hogenberg, conteneva 546 prospettive, vedute a volo d'uccello e vedute cartografiche di città di tutto il mondo. Franz Hogenberg realizzò le tavole dei primi quattro volumi e Simon van den Neuwel (Novellanus, attivo dal 1580) quelle dei volumi V e VI. Georg Braun (1541-1622), un ecclesiastico di Colonia, fu il principale redattore dell'opera e fu molto aiutato nel suo progetto dalla vicinanza e dal continuo interesse di Abraham Ortelius, il cui ' Theatrum Orbis Terrarum ' del 1570 fu, come raccolta sistematica e completa di mappe di stile uniforme, il primo vero atlante. Le ' Civitates, ' in effetti, erano destinate ad accompagnare il ' Theatrum, ' come indicato dalla somiglianza dei titoli e dai riferimenti contemporanei sulla natura complementare delle due opere. Tuttavia, le ' Civitates ' erano progettate per avere un approccio più popolare, senza dubbio perché la novità di una raccolta di piante e vedute di città rappresentava un'impresa commerciale più rischiosa di un atlante mondiale, per il quale c'erano stati diversi precedenti di successo. Franz Hogenberg (1535-1590) era figlio di un incisore di Monaco che si era stabilito a Malines. Incise la maggior parte delle tavole del ' Theatrum ' di Ortelius e la maggior parte di quelle delle ' Civitates, e potrebbe essere anche indicato come il responsabile dell'origine del progetto. Oltre un centinaio di artisti e cartografi diversi, il più importante dei quali fu l'artista di Anversa Georg Hoefnagel (1542-1600), fornirono i disegni per le tavole delle ' Civitates. Hoefnagel non solo contribuì alla maggior parte del materiale originale per le città spagnole e italiane, ma rielaborò e modificò anche quello di altri collaboratori. Dopo la morte di Hoefnagel, il figlio Jakob continuò il lavoro per le ' Civitates. Gli autori della raccolta si proponevano di raffigurare "non icones et typi urbium", cioè non immagini generiche e tipizzate, "sed urbes ipsae admirabili caelaturae artificio, spectantium oculis subiectae appareant": non intendeva alludere o idealizzare, ma rappresentare fedelmente sulla carta, riprodurre esattamente, e in tempo reale, ciò che l'occhio vede, come annunciato nella prefazione al primo volume delle ' Civitates Orbis Terrarum. Incisione in rame, bella coloritura antica, in buono stato di conservazione. Looking almost due north, this view of Lucca is depicted from a vantage point directly above the city. The exacting perspective creates some optical distortions in the representation of the buildings. The city wall (1504-1645), which still exists, neatly encloses the urban space within moats and bastions. Immediately recognizable at top centre is the Piazza dell'Anfiteatro, which describes almost a complete circle. The city's principal church, the cathedral of San Martino with its bell tower and the cathedral square in front, is discernible on the lower fringes of the city, above the bastion. At centre left is San Michele in Foro, which is set in a green field. About 20 km northeast of Pisa, Lucca was founded by the Etruscans. During the Middle Ages it was much fought over but from the second half of the 14th century it managed to preserve its independence until the First French Republic. (Taschen) The work is included in the ' Civitates Orbis Terrarum, the first atlas devoted exclusively to plans and views of the world's major cities. Printed in six volumes between 1572 and 1617 it was so successful and widespread that several editions translated into Latin, German and French were printed. The first volume of the ' Civitates Orbis Terrarum ' was published in Cologne in 1572. The sixth and the final volume appeared in 1617. This great city atlas, edited by Georg Braun and largely engraved by Franz Hogenberg, eventually contained 546 prospects, bird-eye views and map views of cities from all over the world. Fransz Hogenberg produced the plates for the first four books, and Simon van den Neuwel (Novellanus, active since 1580) those for volumes V and VI. Georg Braun (1541-1622), a cleric of Cologne, was the principal editor of the work, and was greatly assisted in his project by the close, and continued interest of Abraham Ortelius, whose ' Theatrum Orbis Terrarum ' of 1570 was, as a systematic and comprehensive collection of maps of uniform style, the first true atlas. The ' Civitates, ' indeed, was intended as a companion for the ' Theatrum, ' as indicated by the similarity in the titles and by contemporary references regarding the complementary nature of two works. Nevertheless, the ' Civitates ' was designs to be more popular in approach, no doubt because the novelty of a collection of city plans and views represented a more hazardous commercial undertaking than a world atlas, for which there had been a number of successful precedents. Franz Hogenberg (1535-1590) was the son of a Munich engraves who settled in Malines. He engraved most of the plates for Ortelius's ' Theatrum ' and the majority of those in the ' Civitates, and may have been responsible for originating the project. Over a hundred of different artists and cartographers, the most significant of whom was Antwerp artist Georg Hoefnagel (1542-1600), engraved the cooper-plates of the ' Civitates ' from drawings. He not only contributed most of the original material for the Spanish and Italian towns but also reworked and modified those of other contributors. After Hoefnagel's death his son Jakob continued the work for the Civitates. The author set out to depict "non icones et typi urbium," that is, not generic and typified images, "sed urbes ipsae admirabili caelaturae artificio, spectantium oculis subiectae appareant": not intended to allude or idealize but to represent faithfully on paper, to reproduce exactly, and in real time, what the eye sees, as announced in the preface to the first volume of ' Civitates Orbis Terrarum. Etching on copperplate, fine original hand colour, in good conditions. Cfr. Van der Krogt 4, 2486; Taschen, Br. Hog., p.335.